Abbiamo pubblicato questa mattina, in rassegna stampa, un articolo ripreso da “La Città” che parla degli scontri nella gara Cavese-Città di Reggio Calabria valida per i playoff di Serie D. Prima premessa, la denominazione “Città di Reggio Calabria” è quella con cui attualmente è matricolata presso la federazione calcistica la squadra calabrese. Chiaro che i tifosi siano legati alla dicitura storica, siamo legati anche noi al vecchio nome “Serie C”, come tutti i nostalgici amanti del vecchio calcio, ma per coerenza giornalistica scriviamo sempre “Lega Pro”, così come abbiamo chiamato “Città di Nocera” la ex Nocerina in una tifocronaca, non mancando (come ciclicamente facciamo) di sottolineare le rivendicazioni della piazza per la vecchia denominazione. Chiamare oggi l’Inter con il nome Ambrosiana sarebbe semplicemente anacronistico, tanto per fare un esempio estremo: non vuole essere questa una mancanza di rispetto, assolutamente, ma un’aderenza all’attualità dei fatti e della cronaca.
Detto questo, torniamo all’argomento principale facendo un altro excursus: perché facciamo rassegna stampa e non cronaca diretta su determinate notizie? Semplicemente perché siamo un sito amatoriale, nato e tuttora in piedi per la passione di chi ci collabora. Soldi non ne guadagniamo, non vendiamo magliette e feticci vari, per cui dobbiamo fare altri lavori per vivere e per poter coprire quanti più eventi possibili, ci affidiamo alla rassegna stampa.
C’è scritto anche come premessa nell’omonima sezione di questo sito. Se cliccate “Rassegna stampa” in alto, spieghiamo che:
Nei nostri intenti, le notizie di “Rassegna Stampa” servono a dare una dimensione di massima di ciò che succede tra i tifosi. Come da tradizione, chiaramente il 90% delle testate tratteranno l’argomento inzuppando nella retorica ipocrita, pregiudiziale e moralista. Ad ogni buon conto, basta un cervello mediamente funzionante o un minimo di vita vissuta negli stadi, per far la tara dei luoghi comuni e dell’opinionismo sciatto, carpendo il succo delle notizie ed i dati di fatto.
Lo abbiamo ripetuto anche in apertura di detto articolo, a prova di analfabeti funzionali:
Articolo esterno, particolari discrepanti vista anche la citata assenza di tifosi residenti in Calabria. Come al solito l’invito è prendere con le pinze i dettagli, il fatto centrale dell’articolo riguarda gli scontri.
La fonte esterna è indicata in apertura dell’articolo, rimarcata nelle due righe di introduzione in cui, ulteriormente, si invita a prenderla con le molle e sancita, una volta di più, nella sezione omonima del sito. Se alla gente poi, piace invece commentare solo leggendo il titolo o ha problemi di comprensione dei testi, il problema davvero non è il nostro.
L’articolo parla di presunti furti di striscioni, in realtà è un particolare poi riportato anche da altri, ciò non lo rende vero, sia chiaro, ma è solo per dire che una fonte valeva tanto quanto un’altra da questo punto di vista. Per quanto “La Città” sia inviso nell’ambiente ultras, a parte il solito titolo sensazionalista che rimanda alla “follia” e che abbiamo persino cambiato e smorzato, l’abbiamo preferito perché parla per esempio di alcun arresto immediato (lo farà poi con un altro articolo qualche ora dopo). Anche se è notizia di questi minuti che ci sono invece stati otto arresti per tale vicenda.
Sulle dinamiche degli scontri, su cui si sono sentite in giro bestialità di ogni tipo, su chi ce l’abbia più duro, chi abbia rispettato quale non meglio codice non meglio scritto, su striscioni rubati, su mille infinitesimali dettagli abbiamo esplicitamente invitato – ribadiamo – a prendere il tutto con le molle, sottolineando che l’unico dato di cui ci premeva dar notizia era degli avvenuti scontri.
Di più, onestamente, non potevamo fare. Il resto è isteria. Il resto è incapacità di leggere e comprendere i testi. Certe energie andrebbero meglio impiegate per fare autocritica, per fare informazione dal basso, per fare fronte unitario su tematiche comuni, ma il “click-attivismo” pare sempre andare per la maggiore visto lo scarso impegno che richiede, unito all’illusione di ottenere di più solo perché si è urlato di più, anche se solo virtualmente.
Potremmo chiudere con la solidarietà a chi è stato arrestato, sacrosanta e doverosa ma che diventa stucchevole quando sbandierata come slogan, fare un po’ di retorica su chi osa ancora e mille altre frasi fatte che impazzano fra gli adolescenti, ma riteniamo che il compito di chi vuol fare contro-informazione, il lavoro, la difesa di certe identità, di certe verità richieda meno paraculaggine e più volontà di andare oltre, anche all’autoreferenzialità su cui spesso ci si avvita all’interno del nostro mondo.
Quello che abbiamo da dire direttamente su Cavese-Reggio Calabria lo diremo nella nostra prossima tifocronaca. Tutto quello che diciamo in prima persona e sul quale ci mettiamo la faccia totalmente, girando i campi da 13 anni, pagando di tasca nostra e senza non il minimo lucro, ma nemmeno il rimborso spesa, sono le “Tifocronache” e i “Focus SP”. Su quelli rispondiamo di tutto, di ogni singola parola, virgole comprese. Per il resto invece no, non è colpa nostra se qualcuno non è capace di elaborare mentalmente quel che legge e capire che sono articoli esterni, da cui prendiamo le distanze in mille modi.