La 13esima giornata del campionato di Serie C vede sfidarsi al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni i padroni di casa contro i calabresi del Rende, autentica sorpresa di questo girone.
Si preannuncia fin da subito una gara ostica sul campo mentre, per quanto riguarda il fattore tifoserie, la situazione è alquanto diversa.
Per questo match, infatti, sono giunti circa una quindicina di ospiti che si faranno sentire a sprazzi.
Invece il pubblico di casa si aggira attorno alle 1.300 unità. Sicuramente non è presente un numero tipico delle grandi occasioni, forse per l’orario dal momento che si gioca di sabato alle 20 30, forse per la classifica non proprio entusiasmante per la Cavese, oppure semplicemente perché anche a Cava, come del resto in tutta Italia, i tifosi si stanno sempre di più allontanando dallo stadio per tanti motivi che necessiterebbero di un articolo e di un’attenzione a parte.
Ritornando alla gara, essa si sblocca quasi subito a favore dei biancorossi scatenando, anche per qualche decisione più che dubbia da parte dell’arbitro, l’ira dei giocatori e tifosi biancoblu. A tal proposito, la Curva Sud si fa protagonista di una discreta prestazione. La solita sfilza di cori, infatti, questa volta viene ritmata dal tamburo che finalmente viene fatto entrare assieme a due bandieroni riuscendo così a colorare un settore che, da inizio campionato, a causa degli assurdi permessi necessari è sempre spoglio.
Da segnalare inoltre uno striscione per Simonetta Lamberti ad inizio partita e uno per Megherini. Massiccio l’utilizzo di torce e fotoflash che illuminano la Sud per tutti i 90 minuti.
Proprio allo scadere, inoltre, la Cavese riesce a pareggiare i conti con un’azione rocambolesca facendo esplodere di gioia i supporter biancoblu che ringrazieranno i propri giocatori nel solito rituale finale.
Testo di Vincenzo Amore.
Foto di Pierpaolo Sacco e Andrea D’Amico
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