Scatto da diverso tempo ormai e da sempre prediligo quelle partite laddove, oltre al semplice e non scontato spettacolo in campo, ci sia o comunque ci dovrebbe essere una cornice altrettanto positiva in grado di creare quell’ambiente che tanto amo. Per questioni di fede però mi sono ritrovato anche in circostanze tutt’altro che stimolanti, nelle quali alla pessima (e in serie D o C non è una novità) prestazione offerta dalle squadre vi era anche un “fattore tifo” tutt’altro che entusiasmante, soprattutto in virtù degli ormai frequenti divieti. Quest’oggi però la gara in programma mi permette di godere un po’ di entrambe le cose: una partita sulla carta molto equilibrata e due tifoserie di fronte che, per me, presentano anche qualche analogia fra di loro. I cavesi e i teramani, secondo la mia opinione discutibile o meno che sia, riescono a dare il massimo o comunque a garantire quel quid in più nelle trasferte, vuoi perché cantare in uno stadio non “tuo” e sfidarti con l’opposta tifoseria è più stimolante, vuoi perché normalmente (ahimè) le gare fuori casa, fatte le dovute eccezioni, sono seguite da una maggioranza prettamente ultras. È cosi allora che al fischio d’inizio, nonostante una pioggerellina intensa e fastidiosa, le due fazioni iniziano ad intonare i primi cori, e tra bandiere e sciarpate anche le condizioni meteo non eccelse diventano sopportabili.

Gli abruzzesi giungono in Campania in circa 100 unità e, fin da subito, si racchiudono in un bel rettangolo compatto, che di sicuro non li fa sfigurare dinanzi ai supporter biancoblu. La curva di casa, se casa può essere definito un settore tribuna dello stadio di Castellammare, è anch’essa abbastanza nutrita e si posiziona come al solito al centro, sfornando complessivamente una prestazione che personalmente, conoscendone le potenzialità, definisco “solamente” buona. In ogni caso, mentre sul terreno di gioco ambo le compagini lottano per i tre punti, sugli spalti si assiste ad un tifo incessante ribadendo come, sia per i biancorossi che per i blufoncè, a prescindere dal risultato, è fondamentale dare il massimo sostegno. È cosi allora che anche a fine partita, dove la Cavese risulta vincitrice con un gol di misura, il tifo non si arresta e se gli aquilotti saltellano sotto la propria curva, i calciatori teramani vengono spronati dai loro tifosi a suon di incitamenti e applausi.

Testo di Vincenzo Amore.
Foto di Davide Gallo.