Dopo una pausa (troppo) lunga, causa sosta e impossibilità di recarmi allo stadio, oggi incomincia anche per me la nuova stagione e la gara in programma è Cavese-Vibonese. 

L’ultima partita in casa degli aquilotti risale all’aprile scorso nella sfida con il Catania e da allora, nonostante siano trascorsi solamente una manciata di mesi, sono cambiate parecchie cose. 

Innanzitutto lo stadio; l’impianto di via Mazzini, per tutti lo storico Simonetta Lamberti, rimarrà inagibile per l’intero campionato (se tutto procede come dovrebbe) causa lavori di adeguamento e pertanto la Cavese ha dovuto trasferirsi nella “vicina” Castellamare di Stabia. Una scelta obbligata che costringe e costringerà la tifoseria metelliana a viaggiare costantemente per seguire le sorti di una squadra che, ai nastri di partenza, risulta completamente rinnovata e sulla carta migliorata (ma sarà tutto da vedere…). 

Tornando al match di oggi, dopo un po’ di girovagare per riuscire a trovare l’ingresso in campo, riesco a raggiungere il manto sintetico del “Menti” e gli spettatori che assiepano la tribuna, unico settore disponibile, sono circa un migliaio. 

La giornata è calda e tra il sole cocente, un direttore di campo a dir poco pignolo e la pessima posizione per scattare al pubblico, alle 15:00 in punto i calciatori escono dal tunnel pronti per darsi battaglia. 

La squadra calabra si presenta con il nuovo allenatore Modica, ex aquilotto nella passata stagione, che viene accolto e salutato tra gli applausi generali. 

Sulla questione tifo, quella che ci interessa di più, è da segnalare la presenza di un enorme striscione nella balaustra superiore che recita “Rivogliamo il nostro stadio”, mentre sempre gli ultras biancoblu posizionano le solite pezze nella balconata inferiore. 

I circa 15 supporter vibonesi, invece, fanno il loro ingresso 5 minuti dopo il fischio d’inizio e, sebbene gli sporadici cori, in alcuni istanti si faranno sentire. 

Da evidenziare, durante il match, uno striscione alzato dalla curva di casa contro il decreto sicurezza e un fumogeno blu acceso in prossimità del recinto di gioco che manda in tilt i quattro pompieri presenti che provano a spegnere (?) l’artificio nonostante l’effetto colore sia finito. 

La partita sul rettangolo di gioco procede in favore della Vibonese che domina per tutti i 90 minuti, rimanendo beffata solo negli ultimi istanti di gara dove la Cavese, immeritamente, raggiunge il pari tra l’esultanza generale e i fischi finali per una prestazione indecente.

Vincenzo Amore