Il Pisa vede la vetta e dopo una campagna acquisti sontuosa c’è il clima giusto per provare a centrare l’impresa. Il campionato è appena all’inizio e specialmente in Lega Pro è difficile fare previsioni azzeccate a lungo termine, ma dalle prime battute c’è pur da scommettere che questa squadra possa regalare soddisfazioni ad un ambiente che, in fin dei conti, non si è mai abbattuto nonostante qualche recente delusione.

Colpo d’occhio niente male da parte dell’Arena Garibaldi, che anche in questo pomeriggio fa registrare numeri di altra categoria, con la Curva Nord che fa la parte del leone: non siamo ancora al tutto esaurito, comunque la curva è bella piena e solamente i risultati della squadra potranno avvicinare qualche indeciso alle sorti nerazzurre.

Prima della partita viene premiato sul terreno di gioco Daniele Meucci, l’atleta pisano doc vincitore in agosto della medaglia d’oro ai Campionati europei di atletica leggera; per l’occasione, nonostante manchi quasi mezz’ora all’inizio dell’incontro, viene aperto uno striscione con su scritto “Meucci orgoglio pisano”, primo messaggio della Curva Nord che durante la partita non sarà certo avara di idee e pensieri proposti su teloni bianchi.

Passati applausi e cori per l’atleta pisano, il prepartita sprofonda nell’anonimato fino ad arrivare agli istanti che precedono l’ingresso in campo delle squadre. Nel settore ospiti fanno il loro ingresso una decina di ultras provenienti da Gubbio, appendono 3 pezze a colorare la zona di loro pertinenza e partono con qualche coro d’incitamento, favoriti dal momentaneo silenzio dei dirimpettai.

Qualche secondo prima dell’ingresso in campo delle formazioni, sono i padroni di casa a far sentire la propria voce: “Del vostro ripescaggio non ce ne frega un cazzo, Lega Italiana figli di puttana” è il coro intonato all’unanimità, che trova appoggio anche in altri settori dello stadio, visto che gli applausi non mancano e sono scroscianti. Il mancato ripescaggio ancora non è stato metabolizzato!

La Curva Nord organizza una coreografia semplice, ma pur sempre d’impatto: tante bandiere nero-azzurre vengono fatte sventolare nella parte centrale, il colpo d’occhio non è affatto male, anche perché bandieroni e bandiere fai-da-te non vengono meno.

Con l’inizio della gara sul terreno di gioco, parte pure il tifo vocale, il potenziale c’è ed il risultato è un tifo colorato e chiassoso: i lanciacori, posti a centro curva, coordinano alla perfezione il materiale umano a loro disposizione, mentre un tamburo detta tempi e ritmi del tifo.

Non mancano fin da subito i messaggi che la curva vuol fare arrivare a destinazione. Il primo striscione esposto ricorda due ragazzi prematuramente scomparsi, e con loro il gemellaggio che lega Pisa e Viareggio: “Per Maurizio e Nicola olè”.

Qualche torcia accesa, il Pisa che sblocca il risultato ed un paio di cori si alzano per ricordare i nemici di Livorno. Passata l’euforia per la rete segnata, si torna a tifare in maniera compatta e decisa: tanti cori per la squadra, tanto colore offerto da qualche bandiera pur sempre alta dimostrano che c’è euforia e la cosa è tangibile.

Il Gubbio acciuffa il pareggio con una bella rete di Vettraino, ma la Curva Nord non si scompone e continua a sostenere una squadra che si riversa in massa nella metà campo avversaria, tenendo in mano il pallino del gioco.

Il manipolo di ultras ospiti fa quel che può: qualche coro, qualche battimano, esultanza al gol, ma pur con tutta la buona volontà è difficile farsi sentire in un’Arena Garibaldi che può mostrare numeri importanti. Come si dice in questi casi, l’importante è esserci e gli ultras eugubini svolgono il proprio compito fino in fondo.

La ripresa si apre con il terzo messaggio della giornata da parte della Curva Nord: “05-09-2014 Giustizia per Davide” a voler ricordare una vicenda tragica in quel di Napoli che ha visto coinvolto, suo malgrado, un ragazzo ucciso da un funzionario delle forze dell’ordine in una situazione che ha ancora qualche aspetto da chiarire.

Poi riparte il tifo, il sostegno alla squadra e su questo punto la curva torna a ruggire come nei primi quarantacinque minuti: tanti cori, buon coordinamento ed in definitiva il sostegno risulta continuo e partecipe, il colore non manca ed il colpo d’occhio che offrono i padroni di casa è buono.

Anche in questo secondo tempo non c’è da annoiarsi, tra tifo e striscioni esposti, i padroni di casa sono in eterno movimento. Un altro striscione chiama in causa le problematiche cittadine: “Vicini ai quartieri popolari. Giù le mani dal casottino in Gagno”.

Verso metà ripresa il Pisa passa in vantaggio con l’attaccante Arma, nella gioia viene accesa una torcia e le bandiere tornano prepotentemente a sventolare. Il tifo vive ora il suo momento migliore, la curva spinge la squadra alla terza segnatura che non arriva per un soffio. Si torna a riproporre la coreografia iniziale con tante bandiere fatte sventolare, poi è la volta di creare un bel movimento col “Tutti a destra, tutti a sinistra…” riproposto tre-quattro volte, infine i cori si spostano su temi caldi come diffidati e repressione.

Nel finale c’è solamente da segnalare il terzo gol del Pisa e l’inevitabile festa a fine partita, la vetta è conquistata anche se siamo solo ad inizio campionato. Ma chi parte bene…

Valerio Poli.