In quel di San Lazzaro di Savena, sede designata dalla Benedetto XIV Cento per le sue gare interne, la Fossa del Leoni della Fortitudo Bologna opta per la trasferta in scooter data anche la breve distanza dal capoluogo felsineo. Arrivati al PalaSavena i tifosi di “casa”, gemellati di lunga data della tifoseria fortitudina, accolgono tutti con un chiosco allestito all’uopo per dispensare panini e birra.
A circa 30 minuti dall’inizio, la gente comincia a guadagnare l’ingresso al palazzetto, andato esaurito in ordine di posto in pochissimo tempo e i cui 3/4 sono costituiti da tifosi di fede fortitudina. Da qui segue oltre un’ora di tifo assordante da entrambe le tifoserie che, in alcuni momenti, copre totalmente la voce dello speaker.
I centesi, che occupano un lato del palazzetto, sono tutti rigorosamente vestiti con una maglietta rossa o bianca degli Old Lions, pur in netta minoranza riescono a farsi sentire in varie occasioni, soprattutto nei momenti di pausa del tifo ospite, coordinati con l’ausilio di un tamburo ed un megafono.
Il settore ospiti se lo dividono la Fossa, al centro, con diversi bandieroni e tamburi, mentre nel lato sinistro trovano spazio gli Unici, nei pressi dei quali viene esposto anche un drappo del Quartiere Barca, capovolto in segno di lutto per la tragedia che l’ha colpito in settimana (due ragazzini sono caduti dall’ottavo piano di un palazzo della zona e successivamente deceduti).
La partita sul parquet finisce con una netta vittoria per la Fortitudo e la parte biancoblu dell’impianto si lascia andare sulle note del coro “Lo dicono tutti i ragazzi: torneremo in Serie A…” : il prossimo turno casalingo contro Ferrara, in caso di vittoria, potrebbe sancire il ritorno della Fortitudo in Serie A atteso da 10 anni.
Luigi Bisio