Il discorso è semplice: tutto quello che succede in una curva, e più in generale la vita delle persone come noi, è “un’adunata”. Pranzi, ritrovi, pullman e pub capovolti. È una questione di gruppo, di forza. Per cantare i cori, devi essere spalla a spalla con gli altri. Bisogna stringersi, essere vicini. Sennò non funziona.
In questi giorni sono arrivate oltre 25 diffide ai ragazzi della Curva Fiesole, incriminati del reato di “adunata sediziosa”. In pratica, viene utilizzato questa ipotesi di reato per avviare immediatamente la procedura del daspo, così le persone “indesiderabili” vengono colpite.
Che importa se poi il reato non sussiste, e mesi dopo magari il processo archiviato.

Intanto ti isolo, ti vieto di andare allo stadio, ti sbatto in prima pagina

“Sei in piazza con il tuo gruppo? Siete più di dieci persone? Potreste diventare pericolosi, per sicurezza allo stadio non ci andate più”.
In pratica, stanno colpendo la base di tutto ciò che siamo: stanno provando a rendere normale punire chi invece, per propria natura, cerca di stare insieme, fare gruppo, aggregarsi. Provano a dividerci, perché così siamo più deboli. Più provano a farlo, più ci stringiamo. È la nostra essenza, è il motivo per cui stiamo stretti dietro uno striscione.

Come CSL e come URL vogliamo ribadire ancora una volta che questa roba è una merda. Diffide, firme, avvocati, rapporti, soldi, tempo, fine settimana (magari) e lavori rovinati per questi procedimenti imbarazzanti e al tempo stesso gravi e liberticidi. La risposta è solo una, stringere i denti. E stringersi stretti.

Ci siamo stati quando è capitato a noi, ci siamo quando capita attorno a noi.
Avanti Ultras.