Sabato 7 dicembre eravamo, come ogni anno dal 2014, tutti e tutte insieme in Piazza Tasso, coi sorrisi, i pensieri tristi, gli abbracci e le torce sotto il faccione di Bollo, dipinto sul muro più bello della città.
Nelle settimane precedenti alla data, ci siamo trovati come sempre a parlare della giornata, è il nostro modo per esorcizzare la possibilità che quel momento perda valore e profondità.

E in assemblea, chi milita in modo più diretto nella Scuola Calcio, ha portato una riflessione sulla piazza: “Ragazzi, in Tasso la situazione dello spaccio sta diventando insostenibile. Tutti lo sanno e nessuno fa un cazzo, la gente si sta stufando”. Ci siamo guardati e ci siamo detti “ecco, ci risiamo”.
Lo abbiamo già visto molte volte, purtroppo, in questa città. Niente accade per caso. La faccia di Firenze è cambiata e sta cambiando, da Santa Croce a Sant’Ambrogio, da San Niccolò all’Oltrarno tutto, l’anima popolare della città si sta disgregando. Ecco cosa succede: gli imprenditori di morte si stabilizzano in luoghi tranquilli, frequentati, potenzialmente redditizi. I rapporti fra le persone si incrinano, la tensione sale. Poi arriva qualcuno che urla: “degrado!” “non si può più stare tranquilli a casa nostra!” e ancora “ci vogliono più controlli!”
E i controlli, forse, arrivano. Piazze militarizzate, telecamere, luoghi di gioco abbandonati o abbattuti per far posto a parcheggi, locali “in”. I prezzi delle cose più semplici aumentano senza proporzione: gelati, birre, piatti di pasta. E l’affitto? Lasciamo perdere. “Certo che la casina della nonna in Via dell’Orto la si potrebbe mettere su AirBnb, si busca un millecinque al mese da’ turisti e ci si paga un affittino a Brozzi. Sennò un ci si fa mica più!”

Questo, senza tanti fronzoli e con le dovute differenze, è quello che è accaduto in quasi tutto il centro storico, e da alcuni anni il processo ha investito anche San Frediano.
Che da essere un quartiere popolare, denso di vita, di scambio, di solidarietà, di umanità verace, di auto-organizzazione (chi ne ha voglia, cerchi informazioni sulla lotta delle mamme di Tasso contro l’eroina, e in generale sulla storia meravigliosa del quartiere), è diventato “il quartiere più COOL del mondo 2017”.
Andatelo a chiedere a Romanone, se si sente cool. Provate a farvi un selfie su instagram con Gordon, se riuscite a prenderlo!
Il Centro Storico Lebowski, con la sua Scuola Calcio Francesco “Bollo” Orlando, ha deciso di intraprendere un percorso che aiuti Piazza Tasso a restare quella che è: una casa per tutti e tutte.
Saremo a fianco di chiunque mostri di avere a cuore questo tema. Saremo in piazza e saremo nelle associazioni, negli spazi sociali, nei mercati contadini. Non vogliamo un altro deserto.

Il volantino qui sotto (distribuito sabato 7, durante la giornata per Bollo) è il primo piccolo, insufficiente passo di questo percorso; lo abbiamo scritto assieme ai ragazzi e le ragazze dell’Occupazione Via del Leone, con cui abbiamo condiviso la riflessione che il primo approccio alla questione dovesse riguardare il problema dello spaccio in Piazza.

Non vogliamo fare grosse analisi qui, arriveranno con i dibattiti e le discussioni in quartiere, tra la gente del quartiere. Speriamo di stimolare una riflessione su come funzionano certi processi, e su come forse dovremmo tutti e tutte trovare il coraggio di affrontarli, anche mettendo in discussione scelte e stili di vita radicati ovunque.
Piazza Tasso è il luogo in cui chiunque, che sia nato lì al civico 4 oppure dall’altra parte del mondo, si è sempre sentito a casa, si è sempre sentito al sicuro. E non c’è niente di più prezioso.