Ultimo atto del girone H del campionato di serie D: per la finale playoff si affrontano Audace Cerignola e Taranto che nelle semifinali hanno superato rispettivamente Savoia e Bitonto. Le due compagini, avendo fallito l’obiettivo primo posto in campionato, tentano il passaggio in serie C attraverso la porta del ripescaggio. Una vittoria in questo confronto significa collocarsi ai vertici della graduatoria in attesa della chiamata nella categoria superiore.

A Cerignola l’entusiasmo è a mille, le vie principali sono addobbate, nei pressi dello stadio, dalle bancarelle invitano ad acquistare sciarpe, bandierine e trombe, per non trovarsi impreparati alla festa.

Entro al “Monterisi” a mezz’ora circa dal fischio d’inizio, la temperatura percepita è altissima, nonostante la giornata sia fresca e ventilata. La gradinata, dove sono collocati gli Ultras 1984, è stracolma e canta già da un pezzo. In basso è stato sistemato uno striscione con su scritto: “AUDACE FINO ALLA VITTORIA”. Ben visibile sulla sinistra la pezza “Gruppo Erotico” dei gemellati barlettani.

I circa cento tifosi tarantini arrivati allo stadio, prendono posto nella parte bassa della tribuna ovest. Il tempo di attaccare i drappi “Krazy Group”, “Supporters” e “Delfini Rossoblu” all’inferriata e via coi cori. Le prime dediche sono ai barlettani, presenti sui gradoni di fronte, e ai diffidati.

All’ingresso delle squadre in campo lo stadio si colora di giallo e di blu: bandierine e fumogeni dipingono la gradinata, un mare di cartoncini danno animo alla tribuna. I ritmi sono altissimi. La potenza vocale dei sostenitori di casa rimbomba forte in tutto l’impianto sportivo, trasmettendo ai beniamini in campo una carica incredibile che li accompagna più volte al gol. Nel settore riservato agli ospiti sono ben visibili i continui battimani dei tifosi rossoblu, vocalmente si sentono poco per via del grande frastuono del pubblico di casa.

Il confronto in campo finisce con un pesante 5-1 in favore del Cerignola. Sugli spalti entrambe le fazioni si son date da fare per tutti i novanta minuti. Positivi i tarantini, presenti in maniera ridimensionata per via della linea adottata dal resto dei gruppi per le partite campione (gare in cui vengono adottate particolari restrizioni che i gruppi stessi appunto rifiutano). Nessuna dedica ai cugini del capoluogo regionale: si sono calati con la giusta mentalità nel contesto della partita. Parecchio gradevoli i cerignolani che, terminata la partita, raggiungeranno con un corteo festante il centro della città estendo la festa oltre le mura dello stadio.

Vincenzo Fasanella