Pareggio importante e senza recriminazioni quello con il quale il Cesena di mister Modesto riesce a strappare un punto al Piacenza.

Gli ospiti emiliani si rivelano fin da subito squadra ostica e ben messa in campo, con un equilibrio costante tra i vari reparti di gioco che si concretizza nel goal del vantaggio ed in diverse altre occasioni per chiudere la partita.

Il Cesena, tuttavia, regge il colpo e tiene bene il campo, senza mai perdersi d’animo.

Costruisce il gioco dalle ripartenze e, alla fine, riesce a mettere a segno il goal del pareggio che riequilibra le sorti di un incontro in cui, la divisione della posta, è tutto sommato il risultato finale più giusto.

La cronaca del tifo si apre con un corteo dei ragazzi della Curva Mare, nel pomeriggio che precede l’inizio della partita, con il quale le diverse anime del tifo ultras bianconero celebrano i trentotto anni di vita del gruppo WSB.

Il tema della celebrazione è “La storia continua…” e, per l’occasione, viene addirittura rispolverato il vecchio striscione da casa degli anni ’80 e ‘90, che fa bella mostra di sé al centro della curva.

Un autentico cimelio, che ha accompagnato le gesta del Cesena tra le mura amiche dello stadio Manuzzi, sia nella sua vecchia versione, quando c’erano ancora la pista di atletica ed i tubi innocenti (per ampliare la capienza dell’impianto), sia nella sua nuova veste, quella attuale, frutto del restyling avvenuto nel 1988.

Guardando le foto di questa serata, sono certo che tanti vecchi ultras di mezza Italia, che almeno una volta hanno calcato gli spalti del Manuzzi dagli anni ’80 in poi, non potranno che essere contenti di rivederlo al suo posto.

Per l’occasione, anche il gruppo Sconvolts rispolvera lo striscione casalingo.

Prima dell’inizio della partita, viene esposto uno striscione a sostegno dell’ADMO, da anni impegnata nella lotta alle leucemie.

Durante la gara, il tifo si mantiene costantemente su ottimi livelli, con i cori degli ultras romagnoli a fare da colonna sonora a ciò che, nel frattempo, avviene sul terreno di gioco.

Solo negli ultimi minuti di gioco il sostegno cala un po’ di intensità, sicuramente a causa dell’affaticamento delle corde vocali che, alla lunga, risentono dei tanti cori fatti durante il corteo prepartita.

Molto bella e fitta la sciarpata che viene effettuata, sulle note di Romagna mia, quando manca un quarto d’ora alla fine.

Anche il gruppo dei Casual, a livello di tifo, è piuttosto attivo stasera, merito forse degli ospiti con i quali si sprecano i convenevoli.

Gli ospiti, appunto.

I sostenitori del Piacenza non sono tanti ma sono comunque compatti e rumorosi.

Fanno quadrato al centro del loro settore e sono autori di un sostegno vocale di buon livello, fatto di parecchi cori secchi, di cui almeno un paio si sentono distintamente fino al centro della tribuna.

A parte l’accensione di alcune torce, offrono poco in termini di colore, soprattutto per via del loro stile, più vicino a quello delle tifoserie d’Oltremanica che non al tipico modo di tifare all’italiana.

Ad ogni modo, il loro sostegno vocale è sempre costante ed incisivo.

Ad accompagnare i piacentini in terra di Romagna, una rappresentanza del gruppo Unici della Fortitudo Bologna, con tanto di vessillo esposto in vetrata assieme a quelli dei biancorossi.

Giangiuseppe Gassi
Foto del corteo gentilmente fornite da Stefano Pelloni.