Cesena – Ternana è una di quelle partite che ti riconciliano col calcio, sotto diversi punti di vista.

Per lo spettacolo in campo, caratterizzato da un match scoppiettante che alla fine ha prodotto la bellezza di ben sette reti.

Per lo spettacolo sugli spalti, che è stato più che degno di una partita di serie B, con entrambe le tifoserie impegnate ad incitare le rispettive squadre, lungo l’arco di tutti novanta minuti di gioco.

Detto della partita in campo, che ha regalato continue emozioni e ripetuti ribaltamenti di fronte, al punto da tenere il risultato in bilico fino al triplice fischio finale, mi soffermerò un po’ sulla prestazione delle due tifoserie sugli spalti.

Gli ospiti si presentano in buon numero, specie se si tiene conto dell’attuale posizione in classifica, con al seguito un buon numero di bandieroni e di “pezze” con cui dipingono di rosso e di verde il settore ospiti del Manuzzi.

Quando li vedo all’opera, mi tornano sempre alla mente le immagini dei Freak Brothers e della Curva Est negli anni ’80 e ’90, anche se ad oggi, così come in tante altre curve italiane, anche a Terni gli equilibri sono un po’ cambiati.

Da ciò che vedo, ne ricavo l’impressione che la Curva Nord rossoverde si sia ritagliata uno spazio piuttosto significativo, nel panorama attuale del movimento ultras ternano.

Sia ben inteso, “Quelli della Est” sono presenti e molto attivi, con tanto di stendardi e bandieroni, ma si capisce chiaramente che il sostegno a favore delle Fere non è più una loro esclusiva.

Ad ogni modo, gli ospiti ternani cantano e si sgolano per quasi tutti i novanta minuti, con un unico calo di intensità, dopo il terzo goal del Cesena e fino alla fine del primo tempo, quando i bianconeri di mister Castori continuano a portare ripetuti assalti alla porta ospite, nel tentativo di mettere a segno quella quarta rete che, forse, avrebbe chiuso definitivamente il match.

Fortunatamente così non è, perché a guadagnarci, nel secondo tempo, è lo spettacolo in campo e sugli spalti, con i rossoverdi che partono all’arrembaggio, nel disperato tentativo di riequilibrare le sorti dell’incontro.

Dopo aver accorciato le distanze con il secondo goal, arriva anche la terza marcatura rossoverde, che sancisce il momentaneo pareggio, dando il via ad un finale di partita vibrante ed appassionante, che si concluderà con il quarto goal dei padroni di casa e la conseguente vittoria del Cesena per 4 a 3.

Curva Mare sugli scudi questa sera, a mio avviso molto più di quanto si era visto in occasione dell’ultimo match giocato in casa, contro il Bari.

Rispetto alla volta scorsa, c’è forse meno gente sugli spalti, ma di certo quelli presenti stasera fanno di tutto per farsi sentire dai giocatori bianconeri impegnati sul terreno di gioco.

La situazione di classifica non è delle più rosee e la sessione di mercato di Gennaio ha evidentemente deluso le aspettative della tifoseria bianconera. Tant’è che, ai soliti cori a sostegno della squadra se ne sommano anche altri. Alcuni di sostegno incondizionato per l’attuale allenatore, Castori, altri rivolti contro i vertici societari bianconeri, accusati di non aver appunto rinforzato adeguatamente la squadra.

Per il resto, è una buona Curva Mare quella che spinge i giocatori in maglia bianca e calzoncini neri a mettere a segno la bellezza di ben quattro reti.

All’inizio della partita, la tifoseria romagnola ha voluto dedicare un ricordo particolare all’ex C.T. della Nazionale, Azeglio Vicini, romagnolo verace, nato e cresciuto (anche calcisticamente) tra Cesena e Cesenatico.

In suo onore, uno striscione con dedica viene esposto dalla Curva, mentre un altro che recita “Grazie Azeglio” fa la sua apparizione nel settore “Distinti”.

Durante la partita, un paio di sciarpate colorano di bianconero la curva di casa, assieme alle solite bandiere a cui, di tanto in tanto, fa da contrato il rosso vivo delle torce accese sugli spalti.

Discreta presenza di giovanotti locali e sprazzi di tifo anche nella parte bassa del settore Distinti.

Giangiuseppe Gassi