Il primo turno infrasettimanale delle Serie C si gioca di mercoledì pomeriggio alle 18, certamente non il massimo dal punto di vista pratico-logistico per chi avrebbe voluto seguirlo, e che magari aveva già sottoscritto un abbonamento e poi si ritrova penalizzato da queste scelte bislacche di chi guida il calcio. Ovviamente i tifosi del Cesena lo fanno notare con uno striscione di stampo ironico anche se è il classico caso in cui si cerca di riderci su per non piangere.

Lo striscione in questione raccoglie anche il consenso e gli applausi degli ultras della Torres che si presentano davvero in ottimo numero se si considerano le difficolta sopraddette, oltre quelle di natura geografica, se così vogliamo chiamarle, che impongono grossi sacrifici ai tifosi sardi ogni qual volta devono giocare sul continente. Al di là della valutazione numerica, ottima è anche il resto della prova dal punto di vista qualitativo, a conferma dello spessore della tifoseria rossoblu.

Facce navigate dietro i drappi Nuova Guardia, Diffidati con noi e Made in Sassari, il loro tifo è positivo e continuo per tutti i novanta minuti. Cori secchi, battimani, movimento continuo nel loro spicchio di stadio. Insomma, per quanto non fosse facile farsi sentire in un Manuzzi che ha fatto il suo, esercitando quella territorialità canora che sempre sarebbe richiesta ad una tifoseria che gioca fra le mura amiche, loro non si arroccano a nessun alibi ma eseguono con diligenza e generosità il loro compito. Davvero una bella tifoseria, poco da dire, una di quelle che meriterebbe prima o poi almeno un giro di giostra in Serie B che li ripaga di quanto fatto vedere sugli spalti nel corso della loro consolidata carriera spesa fra Serie C, la vecchia C2 e anche un po’ di amara D.

A margine va segnalato che un gruppetto, che sembrerebbe contiguo agli ultras almeno nelle parvenze, si scosta da quello principale senza però alcun insegna e accodandosi e partecipando al tifo proposto nella parte centrale.

La Curva di casa si presenta con ampi spazi vuoti rispetto al solito, segno evidente che oltre ai 1.295 paganti, molti della sempre conteggiata quota abbonati di 5.612 tifosi, sono stati costretti evidentemente a desistere causa incombenze lavorative o personali che un pomeriggio nel bel mezzo della settimana può portar con sé. Ad ogni modo la Curva Mare ha sostenuto la sua squadra dall’inizio alla fine di una partita comunque in sofferenza per il Cesena, passato in svantaggio e poi riuscito a riprenderla per i capelli solo negli ultimissimi minuti.

Tifo continuo per i romagnoli, tanti cori, tanti battimani, ci sono insomma buone vibrazioni nella piazza, c’è il germe dell’entusiasmo pronto ad esplodere, ma c’è anche come la sensazione che tutto resti in certo qual modo latente, aspettando quell’innesco che solo una squadra capace di lottare spavaldamente e vincere può dare. Sulla carta le premesse ci sono tutte, nella pratica invece, mentre la tifoseria sta facendo il suo, c’è una squadra che ancora fatica a tradurre in risultati quelle che sono state delle buone mosse sul mercato. C’è tempo e il tempo sarà il miglior giudice delle ambizioni di tutti.