C’è grande curiosità per il ritorno in B del Venezia, o VeneziaMestre come continuano a considerarlo i tifosi unionisti. Curiosità nel vedere all’opera una tifoseria che, negli ultimi anni, è praticamente rinata, dopo aver toccato il fondo a causa del declino societario e sportivo, da una parte, e a causa di una dura e prolungata faida interna, dall’altra.

Sugli spalti della Curva Ferrovia sono presenti un buon numero di sostenitori ospiti. Numericamente discreti, tenuto conto del fatto che si tratta della loro prima trasferta in B dopo molti anni e della distanza relativamente breve che separa Cesena dal capoluogo lagunare.

Certo, sono lontani i fasti del passato, i giorni degli Ultras Unione, forse il momento più alto nella storia della tifoseria arancioneroverde, a cavallo dei primi anni ’90, quando il VeneziaMestre, dopo aver riconquistato la serie B si apprestava alla cavalcata che l’avrebbe riportato addirittura in A. Ma questa cosa dei fasti del passato, diciamocelo, vale un po’ per tutte le tifoserie, nel bene e nel male, visto che il mondo ultras, così come il mondo del calcio in generale, è cambiato radicalmente dagli anni ’90 ad oggi.

Di certo c’è che oggi, per la tifoseria lagunare, è in atto un nuovo corso, cominciato solo pochi anni fa con la creazione di un gruppo unico attraverso il quale si è cercato di superare le tensioni interne che avevano portato al disfacimento del movimento ultras unionista.

Non tutti i vecchi sostenitori arancioneroverdi hanno deciso di aderire a questo nuovo progetto anche se, il rilancio societario operato dalla nuova proprietà americana guidata da Joe Tacopina ed il buon andamento della squadra nella stagione passata, culminato con la vittoria del campionato di serie C, hanno certamente contribuito a fare riavvicinare qualche scettico e, sicuramente, molti di quei giovani che durante gli anni d’oro degli Ultras Unione non erano ancora nati.

Venendo alla partita di questa sera, gli ultras “unionisti” visti all’opera sugli spalti del Manuzzi si sono ben distinti, soprattutto durante il primo tempo, con tanti cori secchi accompagnati da battimani e braccia levate al cielo.

Si sono fatti notare anche per alcuni “due aste” di pregevole fattura e per un paio di bandieroni, in particolare quello con il ritratto di Michael, sfortunato ultras unionista venuto a mancare prematuramente nel fiore degli anni. Oltre ad un altro bandierone, decisamente più “disimpegnato”, che ritrae un Goldrake in salsa arancioneroverde.

Al fianco dei venezianomestrini, questa sera, anche gli amici ultras di Chioggia ed una rappresentanza modenese, con tanto di vessilli al seguito.

Nel secondo tempo, il loro tifo cala d’intensità ed i cori che giungono fino in tribuna si fanno via via più sporadici. Da sottolineare il fatto che il gruppo Curva Sud VeneziaMestre ha esposto uno striscione di solidarietà nei confronti degli ultras modenesi e dell’assurda situazione societaria che questi stanno vivendo a causa della gestione scellerata dell’attuale proprietario, l’ex procuratore Antonio Caliendo, che dopo essere stato sfrattato dallo stadio Braglia, ha portato la squadra canarina a giocare le partite casalinghe fuori Modena.

Sul fronte opposto, i sostenitori del Cesena. Anche quest’anno suddivisi tra gli ultras posizionati nella storica Curva Mare ed il manipolo di “gentiluomini” che stasera si posizionano nella parte bassa dei “Distinti”, a ridosso del terreno di gioco e della curva ospiti.

Partiamo da questi ultimi, brevemente. Poco prima del fischio d’inizio si compattano in una quarantina/cinquantina circa e fanno partire qualche coro a sostegno della propria squadra e qualcun altro, non propriamente amichevole, all’indirizzo degli ospiti.

Nel secondo tempo, noto che il loro settore rimane completamente vuoto. Facile intuire cosa sia successo nel frattempo, tenuto conto del fatto che, stando ad alcune voci ascoltate a fine partita in tribuna stampa, verso la fine del primo tempo alcuni funzionari di Polizia si sono recati a “parlamentare” nel settore da loro occupato.

Veniamo ora alla Curva Mare, dove saltano subito all’occhio due particolari. Il primo, è il ritorno in balconata dello striscione delle WSBIl secondo particolare è l’assenza (mi dicono del tutto casuale e solo temporanea) degli Sconvolts.

I padroni di casa, prima della partita, espongono uno striscione commemorativo in ricordo di Alessandro, tifoso bianconero salito in cielo che, questa sera, viene omaggiato anche dalla sua squadra del cuore, tramite uno dei giocatori dell’A.C. Cesena che si reca a deporre un mazzo di fiori sotto la Curva Mare.

Da sottolineare anche la presenza di una sparuta rappresentanza mantovana, che si fa notare per un paio di bandierine sventolate nel settore WSB durante l’incontro ed a cui gli ultras bianconeri dedicano un coro a fine gara.

Il sostegno casalingo, in questa prima uscita della nuova stagione, è decisamente buono, sia dal punto di vista della quantità di gente presente, sia dal punto di vista dell’intensità e della varietà dei cori. E non è poco, soprattutto se si tiene conto del fatto che, da queste parti, siamo ancora in piena “stagione” ed in questo periodo dell’anno in tanti sono impossibilitati a recarsi allo stadio perché impegnati ancora con le attività lavorative collegate, direttamente o indirettamente, al turismo.

Costante è il sottofondo di cori e di battimani offerto dalla Curva Mare, comprese anche un paio di novità canore che si aggiungono al repertorio bianconero. Ma si segnala anche qualche momento di silenzio fin troppo prolungato, tra un coro e l’altro, che da queste parti si fa notare più che in altri stadi proprio per via di quei cori che fanno costantemente da colonna sonora alle gesta dei ventidue in campo.

Niente male le due sciarpate che accompagnano i tradizionali inni della “Romagnolità”, tenuto conto che – come già detto – siamo in piena estate e che il periodo delle sciarpe è ancora di là da venire. Quindi, in conclusione, una Curva Mare bella anche se non eccezionale. Soprattutto, non ancora su quei livelli ottimali che può e deve raggiungere, per tornare ad essere il dodicesimo uomo in più, determinante e decisivo, che permetta ai giocatori di mister Camplone di raccogliere quanti più punti possibili tra le mura amiche, in questo lungo e difficile torneo di serie B 2017/2018.

Giangiuseppe Gassi.