“Che tristezza!”, è quello che ho pensato quando in un venerdì di festa tra tifosi, approfittando della pausa domenicale per il Torneo giovanile di Viareggio, e quindi con dieci giorni di anticipo sulla partita che si svolgerà a Fano alla ripresa del campionato, arriva la notizia che agli ospiti rossoblu sambenedettesi, sarà stata vietata la trasferta al Mancini!

Povero calcio, sempre più in mano a chi, fregandosene di tutto e tutti, e spesso anche del buon senso, dirama divieti senza alcun nesso logico.Un calcio dove i famosi “gradi di rischio” hanno solo il valore di dover a tutti i costi trovare un giustificativo a qualcosa che di giustificato ha ben poco!

E così i giorni verso la gara scorrono via malinconici, ma nonostante tutto i ragazzi di casa non possono darla vinta e ripiegare la loro prevista coreografia (dopo quella riuscitissima nella precedente gara casalinga contro la Maceratese). Imperterriti continuano a prepararsi all’evento, sperando in cuor loro in un ripensamento-miracolo dell’ultimo secondo.

Solo nelle tarde ore del giovedì però qualche responsabile della sicurezza si accorge che il divieto previsto di vendita dei tagliandi ai residenti della provincia di Ascoli Piceno potrebbe non bastare a fermare gli ospiti (date le tante sezioni degli stessi presenti fuori provincia) e così in fretta e furia, al precedente divieto e al biglietto nominativo in prevendita, viene aggiunto quello per tutti i residenti al di fuori della provincia di Pesaro-Urbino!

Evviva verrebbe da dire! Anche questa volta il calcio popolare è stato riposto nel cassetto e gli stadi saranno sempre più vuoti!

Comunque “the show must go on”. Così si arriva alle prime ore della domenica mattina, quando Fano si risveglia in quella che è la più antica ricorrenza carnevalesca d’Italia. Ma di fronte alla città intera che si muove dietro al Carnevale e alle sue tradizioni, un manipolo di ragazzi dei Panthers, si ritrovano di buon’ora davanti ai cancelli del loro stadio e definiscono gli ultimi ritocchi alla coreografia!

Sono belli carichi e, nonostante la mancanza degli ospiti, sono convinti ad andare avanti per dare il segnale che gli ultras non si piegano con un divieto!

E così via con gli ultimi ritocchi, poi a pranzo tutti insieme al bar tra una birra ed un borghetti, e tutti di nuovo di corsa giù al Mancini!

Sono le 14.30 e mentre lo stadio si va riempiendo (con non poche difficoltà per le accurate perquisizioni e verifiche dei documenti all’ingresso), un fantastico Arco d’Augusto (simbolo della città fanese) in versione fotografica,  viene srotolato,  oltre mille cartoncini metalizzati color oro  lo vanno ad avvolgere. Il tutto di ottimo impatto visivo, con lo striscione “E’ scritto nella storia… 2000 anni di onore e gloria!” (che purtroppo è scarsamente visibile a causa della luce solare proveniente da dietro la curva). Il tutto comunque fornisce uno stupendo impatto! Applausi!

Nel frattempo la gente continua ad affluire in curva (ben oltre duemila i presenti) e i cori saranno sempre ben alti  nonostante il campo offra pochissime emozioni. La curva, con in ringhiera il solito immenso PANTHERS FANO ULTRAS GRANATA, affiancato da tutte le pezze delle sezioni (Giolla, Fenile, Marotta, Ostinata), incessantemente spinge i propri ragazzi e ricorda sempre i tanti assenti per “forze maggiori” e quelli che prematuramente se ne sono andati (sempre onore agli ultras scomparsi). Evidenzio l’esposizione di un bel TRASFERTE LIBERE, che ha sempre il suo perché, soprattutto oggi con quel settore desolatamente vuoto, e la riuscitissima sciarpata “123 su…123 giù!”

Solo a metà  ripresa i locali sul campo sbloccano la gara e la curva diventerà un’autentica bolgia fino alla fine. Neppure la brutta caduta dalla balconata di un lanciacori costretto all’ambulanza (auguri di pronta guarigione) e l’assedio finale degli ospiti fermeranno l’onda granata.

E’ un boato quello che accompagna il triplice fischio, e quello che è il rituale del coro lanciato dai giocatori sotto la curva è un ulteriore emozione per tutti, oltre che l’arrivederci a domenica in quel di Recanati per quello che si preannuncia il nuovo esodo della stagione!

Testo Davide Manna

Foto Tommaso Giancarli