Quarta giornata del campionato di serie B allo stadio Bentegodi di Verona dove si affrontano il retrocesso Chievo (in cerca di una nuova dimensione) e il neopromosso Pisa, società che vuole far bene e con i propri tifosi carichi di entusiasmo. 

Difatti i pisani sono tanti, circa 1.000, e fin da inizio partita appaiono ben compatti e desiderosi di farsi sentire. Quando i giocatori entrano in campo si presentano con centinaia di bandierine neroazzurre che danno vita ad una coreografia bella e d’impatto. Non mancano, subito, cori contro le forze dell’ordine. E poi via con un gran tifo, che anche con l’aiuto della copertura del quarto anello, spinge ancora di più e domina su tutto lo stadio. 

Il tifo pisano oggi è indubbiamente bello, gasato e carico di passione. Almeno questo è quello che arriva nei primi 15 minuti di una partita molto equilibrata.

Poi quando nel terreno verde comincia una lieve supremazia casalinga ecco a sorpresa che il Pisa passa…1-0 e gran festa là in alto, sopra alla Curva Sud di Verona. 

Il tifo neroazzurro è incessante con i suoi cori classici ritmati in stile sudamericano, ma non solo. Anche lo stile italico è presente nelle corde vocali di questa curva. Una tifoseria massiccia, molto legata ai propri ideali e per i quali va sempre avanti senza mai scendere a compromessi con nessuno, pagandone spesso le conseguenze. In molte altre piazze non è così.

Dal canto loro i veronesi del Chievo, posizionati in Curva Nord, sono qualche centinaio. I ragazzi ci sono. Malgrado la recente retrocessione, considerando la dimensione del Chievo e la sua storia ultras era facile attendersi un abbandono da parte di tutti quei tifosi occasionali che erano presenti solo perché era Serie A. Ora le cose son cambiate, chi è presente è un vero clivense. Lo zoccolo duro formato da circa 300 persone è dietro a varie pezze e allo striscione North Side, il gruppo storico che dal 1994 segue il Chievo. Muniti di tamburi e bandieroni hanno un tifo abbastanza costante, anche se per lo più oggi sovrastato dalla magnifica curva pisana.

Ad inizio secondo tempo gli ultras neroazzurri espongono, uno accanto all’altro, i bandieroni con i nomi dei principali gruppi della curva. Gruppi per lo più storici che qui sono riusciti a resistere e a superare gli anni del calcio moderno e le continue repressioni. Si tratta dei Rangers Pisa, degli Svitati 1990, degli Sconvolts Pisa 1984, dei Kapovolti, dei Wanderers 1985, dei Pontasserchio 1993 e anche della Gradinata 1909. Gruppi che, così come ieri, ancora oggi sono presenti e fedeli alla causa pisana. 

Al decimo della ripresa raddoppio degli ospiti, entusiasmo a mille e classifica provvisoria molto molto interessante. 

Ma poi, come spesso capita nel calcio, in una decina di minuti la partita cambia radicalmente. Forcing del Chievo, 1-2 e poi 2-2. Partita riequilibrata e palla al centro. 

Bella a questo punto la spinta della curva clivense, che si fa sentire e notare con un tifo caldo, continuo ed anche bello da vedere. Devo ammettere che non me lo aspettavo. 

Dall’altra parte il colpo si fa sentire, la vittoria pareva oramai a portata di mano. Il tifo ovviamente per un po’ ne risente, ma quando arriva il triplice fischio finale i tifosi sanno apprezzare anche questo pareggio che, in fin dei conti, rispecchia quanto visto in campo. Ci sono applausi da ambo le parti per i giocatori.

Marcello Casarotti