Continua la telenovela per la questione stadio a Rimini, infatti, seppur i lavori per il nuovo manto sintetico siano ultimati, la burocrazia, qualche problema all’apparato di videosorveglianza e all’impianto di illuminazione continuano a far risultare non idoneo il “Romeo Neri”, per cui si ripropone lo spostamento nella vicina Santarcangelo, con i disagi che ne derivano.

Ospite della squadra biancorossa è la formazione toscana della Lucchese, con l’assenza della Curva Ovest che, non avendo aderito alla tessera del tifoso, limiterà il seguito dei rossoneri a solo una ventina di persone.

La Curva Est biancorossa, guidata dai RWS, non nasconde di aver perso la pazienza per questa quarta partita casalinga lontana dal proprio stadio, attua perciò una protesta pacifica ritardando il suo ingresso allo stadio di 15 minuti. In seconda battuta, i ragazzi si presentano compatti, entrando in corteo con uno striscione recante la scritta: “Scusate il ritardo, ci avevano detto che era al R. Neri”. Il resto dello stadio applaude l’iniziativa, in fondo il pensiero della curva è lo stesso pensiero di tutti i tifosi riminesi, stanchi di questa situazione che si sta trascinando verso il grottesco.

Tra i vari striscioni esposti sia nel settore laterale, considerato Curva, e sia in tribuna, dove sono collocati i club biancorossi, ne vorrei menzionare uno in particolare dedicato alla memoria di Ayman, ragazzo di origine egiziana che, da quando si trasferì a Rimini, divenne un assiduo tifoso, sempre presente sia in casa che in trasferta, al quale un gruppo di amici ha voluto renderne vivo il ricordo.

I ragazzi della Curva iniziano a tifare una volta posizionati i propri striscioni. Seppur la squadra stia attraversando un periodo un po’ altalenante, con qualche buona prestazione alternata ad altre sottotono, specialmente in trasferta, il sostegno agli undici in campo non conosce soste, con buone manate che si accompagnano alle solite bandiere sempre al vento e ad una sciarpata che impreziosisce il primo tempo. Ovviamente e purtroppo nulla da menzionare sul fronte ospite, laddove i pochi presenti si limitano a vedersi la partita.

Nella ripresa, in “Curva” spunta uno striscione contro la Lukaap, società inglese che in estate sembrava accreditata ad acquisire il 30% delle quote societarie, salvo poi far saltare gli accordi presi e trascinare addirittura la questione in tribunale, dove toccherà ad un giudice mettere la parola “Fine” a questa querelle.

In campo è il Rimini a portarsi in vantaggio. Il goal viene festeggiato come una vera e propria liberazione, viste le ultime opache prestazioni. A fine partita si potrà poi festeggiare sotto il settore, squadra e tifoseria insieme, sperando che sia l’inizio di una risalita verso posizioni di classifica più consone, ma specialmente che la prossima partita casalinga si possa tornare finalmente a disputarla nella propria casa.

Gilberto Poggi.