28 ottobre 1979……L’appuntamento era a p.za Bologna alle 9 del mattino, ci ritrovammo una ventina, i numeri erano quelli in quei tempi, eravamo bambini, l’appuntamento era alle 10,30 davanti la curva nord un appuntamento generale ma contandosi non superavamo la trentina di persone, ragazzini, oggi adulti che molte volte ritrovo seduti nella Tevere, il solito Taxidriver a darci coraggio, ma erano altri tempi…i cancelli già aprivano i fedelissimi entravano, e noi baldi bambini entrammo, soliti sfottò magari molto più crudi di quelli di oggi, poi un razzo partito dall’altra parte che attraversava tutto il campo e superò la nostra curva, ci guardavamo un po’ tra di noi, e non facemmo in tempo neanche a parlare che ne arrivò un altro che questa volta non superò la nostra curva, ma si fermò su una persona, non sapevamo cosa era successo, i più coraggiosi si andarono ad “impicciare” e portavano notizie drammatiche, era stato colpito un uomo, si chiamava l’intervento di un medico, di una autoambulanza, quando si vivono determinati fatti da bambino possono rivoluzionarti la vita……e li ricordi perfettamente, una sirena in lontananza troppo tardi un uomo era stato colpito da un’imbecille che non sapeva quello che aveva fatto, l’uomo si chiamava Vincenzo, l’avremo nominato negli anni a venire almeno migliaia di volte, per ricordarlo, per non dimenticare, eravamo bambini ieri, oggi siamo grandi ma il ricordo non invecchia,
Ciao Vincenzo!
Antonio Grinta

[Fonte: Sodalizio Lazio]