Qualcuno avrà già letto di quanto avvenuto durante AEL Limassol-Apoel Nicosia: un petardo, lanciato dalle tribune, è esploso nei pressi della panchina ospite ferendo un giocatore, tale Kaka, che ha avuto bisogno delle cure dei sanitari. La partita è stata sospesa intorno al 50′ sullo 0-0, con l’arbitro che ha dunque demandato la decisione della partita subjudice. E con essa le sorti dell’intero campionato: all’AEL mancava un punto per la matematica vittoria del titolo, ma con queste vicende, ora tutto pare in bilico.

Ieri, quasi 2.000 tifosi dell’AEL Limassol hanno inscenato una manifestazione pacifica di protesta sotto la sede della Federcalcio Cipriota che, pare sempre più probabile, abbia in programma di assegnare il titolo di campione ad un’altra squadra. I tifosi dell’AEL sostengono che il petardo sia esploso sì a pochi metri dalla panchina dell’Apoel, ma in realtà ne avrebbe sofferto più la panchina stessa che non il giocatore, che più o meno sulla scia di quanto successe in Italia nel 1989/90 con la famosa monetina di Alemao, avrebbe riportato delle ferite non gravissime, ma i medici della squadra lo hanno usato per spingere l’arbitro a prendere provvedimenti.
A prescindere dalle versioni fortemente discrepanti da parte a parte, resta il rammarico per un campionato che verrà deciso in tribunale e non sul campo
.

Matteo Falcone.