Dopo aver visto Umbertide Agape – Bastia prosegue la mia full immersion nella Coppa Italia di Eccellenza Umbra, ma questa volta del girone A, con un’altra sfida interessante tra Città di Castello ed il neoretrocesso Sansepolcro.
Riparto da Umbertide con molta calma, consapevole della breve distanza fra i due centri che mi permette di arrivare ugualmente con largo anticipo, spinto dalla curiosità di vedere il gruppo ultras ospite, costituito da un paio di anni sulle ali dell’entusiasmo per la promozione in Serie D e capire se il Gruppo Nutrito sia riuscito a superare il successivo declassamento.
Una leggera pioggerella estiva mi accoglie nell’antistadio del “Corrado Bernicchi” dove alle 20:45 torna nuovamente a disputarsi il derby dell’Alta Valtiberina, pur tra due squadre di diverse regioni: gli ospiti infatti, pur geograficamente in Toscana, sono stati calcisticamente adottati in Umbria, dove da sempre disputano i loro campionati regionali.
Grazie alla gentilezza e velocità dei dirigenti locali, mi trovo catapultato sul rettangolo verde dove, se sul versante locale nessuna forma di tifo organizzato ha soppiantato gli Indians, che ricordo attivi una quindicina di anni fa, monta una certa delusione vedendo il settore ospiti desolatamente chiuso e vuoto, pur con una loro minima rappresentanza nella tribuna locale, al riparo dalla pioggia.
Nella prima frazione di gioco il pubblico si limita a guardare la partita di cui non c’è nulla da menzionare, se non il cessare della pioggia dopo una decina di minuti. A due minuti dal riposo che le squadre raggiungono sullo 0-0, un tifoso ospite accende un fumogeno arancione che sembra motivo di presagio. Durante la pausa tra i due tempi, infatti, vedo muovere una decina di ragazzi a lato della tribuna, al di fuori della tettoia e capisco che qualcosa sta per succedere: in balconata compaiono i primi striscioni con in testa la pezza del Gruppo Nutrito, uno striscione a perenne ricordo di Pasti ed un altro paio, mentre in basso viene esposto un più grande striscione che invita la squadra a “VINCERE”.
Nel secondo tempo la musica è dunque tutt’altra, con il rientro delle squadre i sopraggiunti ospiti accendono un numero considerevole di torce oltre a un potente fumogeno di colore rosso, con lo sventolio di una bandiera bianconera a creare movimento. Però già al terzo minuto della ripresa, arriva il gol dei padroni di casa grazie a Del Gaudio che fortunatamente non sembra intaccare l’entusiasmo. Non viene meno l’incitamento sostenuto da battimani e ancora fumogeni, questa volta sia di colore bianco che rosso.
Nel proseguo del match i bianconeri toscani sanno farsi sentire bene sia con cori rivolti alla squadra sia goliardici, come ad esempio “Forza Borgo ho l’Hiv” che, oltre a strapparmi un sorriso, mi riportano alla mente il leggendario Gruppo Oppini al seguito dei Dukes Sansepolcro di basket. Consapevolezza accresciuta dopo averli visti all’opera anche lo scorso anno nella trasferta di Trestina, dovuta anche al fatto che Sansepolcro è una città di circa 15 mila abitanti, non una metropoli, per cui, oltre a conoscersi, in tanti magari seguono entrambe le squadre.
Comunque, il tifo è discreto e salvo qualche piccola pausa, pure abbastanza continuo, contornato da diversi battimani i cui tempi vengono improvvisati con un secchio di plastica (e torniamo al discorso di cui sopra…) A diciotto minuti dalla fine questa costanza canora viene premiata con il gol del pareggio siglato dal neo acquisto Quadroni, lesto ad insaccare alle spalle dell’estremo difensore locale: sugli spalti gli ultras bianconeri festeggiano a modo loro, continuando ad accendere torce e fumogeni in gran quantità, segnalandosi anche per cori contro i rivali del Città di Castello, in barba al buonismo di questi tempi, che vorrebbe annichilire quella bella tensione campanilistica, sia sportiva sia storica che si perde nella notte dei tempi.
Sulle ali dell’entusiasmo sventolano il bandierone ed alzano l’intensità dei cori, poi nel momento di maggior enfasi, ad otto minuti dalla fine ci pensa ancora una volta Del Gaudio a riportare il Città di Castello in vantaggio e consegnare la vittoria alla compagine biancorossa. Terminata la partita, il settore ospite tributa il giusto applauso ai propri giocatori nonostante la sconfitta, d’altronde nulla è perduto dato che manca ancora una giornata per decretare la vincitrice del girone A e il conseguente passaggio del turno. Domenica si giocherà infatti Pierantonio – Città di Castello e Sansepolcro – Pietralunghese… ancora nulla è compromesso sia da una parte che dall’altra!
Ringrazio e saluto i dirigenti locali con il pensiero rivolto alle due partite appena viste e la consapevolezza che anche le serie minori sanno regalare sorprese, certezze e conferme di gruppi sulla breccia, chi da pochi anni e chi da molti di più ma sempre con uno spirito positivo e goliardico tipico di queste categorie meno conosciute ma capaci di far ancora divertire.
Marco Gasparri