Dai pressi dello stadio “San Paolo” ai punti nevralgici della città, in diversi angoli di Napoli si è visto lo stesso striscione: “5 luglio, non l’ha voluto la città, ma un sindaco a caccia di soldi e pubblicità”. Alla vigilia della cerimonia con cui domani, a Piazza del Plebiscito, sarà conferita la cittadinanza onoraria a Diego Armando Maradona, l’idolo indimenticato ed indiscusso della Napoli calcistica. Ma non per questo la tifoseria, o almeno parte di essa che ha inteso esporsi pubblicamente (gli striscioni sono a firma della “Curva A”), ha voluto far venir meno il proprio senso critico di fronte ad un evento che non condivide del tutto. D’altronde non è nemmeno la prima volta che Maradona finisce, seppur indirettamente, al centro delle polemiche della tifoseria, che già in occasione dello spettacolo con Alessandro Siani al Teatro “San Carlo” era stato “pizzicato”, anche in quell’occasione con alcuni striscioni, per aver preferito un salotto borghese, proprio lui che da sempre è considerato mito popolare.