Arrivo con largo anticipo nei pressi dello stadio “Comunale” di Civitanova Marche con l’intento di godermi quanto più possibile dell’atmosfera pre-partita. La parte piacevole in cui ho modo di scambiare due chiacchiere con alcuni ultras locali sul mondo ultras attuale e su quello che fu, passa fin troppo in fretta, così, a malincuore, passo ad assolvere la parte burocratica prima di accedere a bordo campo.
Lo stadio nel frattempo si riempie velocemente e gli ultras di entrambi le squadre iniziano a sistemare il loro materiale. Civitanova è una piazza con una grande storia e avrebbe ancora molto da dare, se non fosse che dopo tante stagioni deludenti e al di sotto del proprio passato calcistico, anche quest’anno purtroppo sono penalizzati da una classifica sempre più preoccupante. Quando inizia però la gara, dopo neanche un minuto i rossoblù passano in vantaggio e in questa umida domenica di metà novembre, gli ultras di casa scaldano la voce con cori secchi e decisi, il tutto accompagnato da belle manate e bandiere al vento, soprattutto nella parte alta del settore. La speranza che serpeggia sotto traccia, è ovviamente quella di un riscatto dopo un inizio così deludente.
Decido di spostarmi sotto il settore ospiti in cui, anche questa volta, i tifosi del Chieti si presentano in ottimo numero. Com’è normale che sia, un gol al primo minuto di gioco metterebbe a dura prova l’entusiasmo di tutte le tifoserie, ma lo zoccolo duro dei teatini cerca comunque di spingere la propria squadra al pareggio. Purtroppo però, i neroverdi in campo sembrano patire oltremodo la verve dei padroni di casa e nonostante l’incitamento dei suoi ultras, al trentesimo arriva il raddoppio della Civitanovese.
Se da una parte monta la delusione, finalmente gli ultras civitanovesi cominciano a intravedere una fioca luce in fondo al tunnel e spingono la squadra con dei veri e propri boati che continuano veementi anche se nel frattempo gli ospiti trovano il goal che rimette un po’ tutto in discussione. Il secondo tempo inizia dunque con gli ultras di casa che le provano tutte pur di portare a casa tre punti fondamentali per la lotta salvezza.
Mani alzate e una bella sciarpata molto fitta, in questo lasso di tempo i padroni di casa espongono anche uno striscione a favore del proprio allenatore ma al 36esimo del secondo tempo, gli abruzzesi segnano il gol del pareggio e addirittura, quando l’eco dei festeggiamenti non s’è ancora spento per questo pareggio che nel primo tempo sembrava irraggiungibile, arriva addirittura il vantaggio siglato giusto due minuti più tardi.
L’ultimo quarto d’ora assume i contorni dello spettacolo, sia in campo che sugli spalti, dove i teatini accompagnano il proprio undici verso la vittoria, mentre gli ultras di casa spingono verso il pareggio con la forza della rabbia per l’ennesima grossa occasione dilapidata. La gara però si conclude con un’altra sconfitta e di conseguenza con l’evidente scoramento dei civitanovesi, mentre sul fronte opposto squadra e società vanno a prendersi la meritata dose di applausi sotto il settore dei propri tifosi, che continueranno a cantare lungamente in preda all’ebbrezza per l’insperata svolta. Si chiude così una gran bella sfida sugli spalti dove entrambe le tifoserie hanno dato il massimo per questa semplice gara di serie D. Sembra una frase fatta ma davvero sembrava di stare in ben altre categorie.
Francesco Fortunato