Ultima spiaggia per l’Union Clodiense, che deve cercare di fare bottino pieno contro il Novara, se vuole ancora sperare almeno nei playout, per mantenere una categoria appena riconquistata dopo più di 40 anni di assenza.
Si gioca in un clima uggioso, nel rinnovato “Ballarin” di Chioggia, che ha riaperto i battenti solo lo scorso 8 Dicembre, a seguito dei lavori di riammodernamento per affrontare la serie C.
Poco prima del fischio d’inizio, gli spettatori presenti sono solo poche centinaia, di cui una cinquantina provenienti dal Piemonte.
La curva di casa è stranamente vuota, tanto da chiedermi se fosse in corso un eventuale sciopero del tifo.
A 5 minuti dal fischio d’inizio, sento distintamente scandito il coro “NOI SIAMO LA CURVA SUD!”, lo stesso sembra quasi provenire dal lato ospiti, ma aguzzando meglio la vista noto come esternamente alla tribuna est, sia presente un passerella, in cui intravedo un gruppo molto compatto che si dirige verso la gradinata sud.
A partita ormai iniziata entrano dunque anche gli ultras di casa che si posizionano molto compatti al centro della gradinata, dietro alla pezza “1984”, a cui sono affiancati lo stemma della città di Chioggia e le pezze “Famiglia”, “Un’armata di cari amici” e “Diffidati”.
Si fanno sentire molto anche i tifosi ospiti, oggi presenti dietro al consueto striscione “Nuares”, affiancato dalle pezze di “Fiöi della Nord” e “Senza Padroni”.
Poco dopo la metà del primo tempo, il Novara passa in vantaggio con una bella punizione e con la squadra che va quasi interamente sotto al settore ospiti per condividere la gioia coi tifosi.
Passa qualche minuto e la gradinata sud si fa sentire con cori come “Siete tutti dei mercanari!”, “Andate a lavorare” e “Solo gli ultras vincono sempre!”.
All’intervallo, sul punteggio di 1-0 per gli ospiti, ne approfitto e mi reco nella parte alta della piccola tribuna di questo impianto, per osservare un bello scorcio di Chioggia visibile appena dietro la tribuna est.
Nel corso del secondo tempo, il tifo di casa si limita quasi esclusivamente allo sventolio del bandierone dedicato a Franco De Paolis, che peraltro non ha mai smesso di sventolare nemmeno nel corso della prima frazione di gioco.
I novaresi cantano senza sosta e nelle battute conclusive dell’incontro sfoggiano anche goliardicamente, diversi elementi a torso nudo.
Quando però sembrano ormai pronti per festeggiare la vittoria, arriva la doccia fredda con i granata che riescono ad impattare a due minuti dal novantesimo.
Ma non è finita, perché vengono concessi 4 minuti di recupero, che si allungano ulteriormente a causa di un infortunio, e proprio sull’ultima azione di partita arriva un incredibile gol che fa crollare nella disperazione giocatori e tifosi ospiti.
La gara termina così 2-1 coi giocatori novaresi che a fine gara si recano sotto il settore per chiedere scusa ai propri sostenitori, ma gli ultras rispondono sonoramente ribadendo il concetto che bisogna tirare fuori gli attributi. Il giorno seguente verrà poi comunicato l’esonero dell’allenatore ed ex giocatore azzurro Gattuso.
Alan Cacciatore