Il Sassuolo ha da sempre catalizzato tutte le critiche di un mondo del tifo naturalmente avverso a certi modi di gestire, fare e pensare il calcio. Un po’ come, seppur con peculiarità diverse, avviene in Germania con la Red Bull Lipsia. Le critiche maggiori sono però venute soprattutto dall’esterno della piazza sassolese e forse è fisiologico e normale che fosse così, in primis perché Sassuolo città ne ha in certo qual modo anche beneficiato di questa ascesa calcistico-imprenditoriale, sicuramente più di Reggio Emilia che l’ha solamente subita e col proprio sodalizio s’è trovata persino ad essere considerata di troppo in quello che, fino al giorno prima, era il loro stadio, la loro casa. Non di meno Sassuolo è sempre stata una realtà numericamente poco rilevante dal punto di vista del tifo e questa non è una colpa, va da sé, ma altrettanto ovviamente alla dimensione si riconduce la mancanza di peso specifico per cui, per quei pochi ultras neroverdi, esporsi contro il padre-padrone Squinzi poteva essere più controproducente che utile. Questo fino a quando non sono arrivati anche loro al colmo della misura. Quello che segue è il comunicato integrale della “Curva Nord”: a queste condizioni non ci stanno più, dalla prossima gara contro la Juventus non presenzieranno più al seguito della squadra.