Lasciandomi alle spalle Santa Maria delle Mole ed archiviando la partita di Eccellenza, faccio altri 25 km circa e mi dirigo verso Aprilia, primo paese alle porte della provincia di Latina, per assistere all’ incontro tra Lupa Roma e Reggina.

Sui gradoni del “Quinto Ricci” prendono posto circa 250 tifosi della Lupa Roma, con ingresso gratuito alle donne in quanto festa dell’8 marzo. Come di consueto, a seguire la squadra capitolina sono solo persone normali che assistono alla gara sedute. Non ci sono ultras, difatti nel corso della partita gli unici sussulti saranno per l’esultanza ai tre gol e per un paio di cori “Lupa, Lupa”.

Sulla sponda opposta, nel settore ospiti, prendono posto circa un centinaio di reggini accompagnati da qualche ultras del Latina. La Reggina è ultima in classifica, a meno quattro dalla penultima, e con una società sempre più in difficoltà nel portare avanti l’attività, ma loro nonostante la distanza e tutte le problematiche del caso ci sono. Si presentano in buon numero e durante la gara cantano ininterrottamente fregandosene di tutto. Fanno numerosi battimani, mani sempre alzate e sventolano discretamente le loro bandiere. Nonostante prendano tre gol continuano a cantare come se niente fosse e solo dopo la terza rete ci saranno dei cori contro Lillo Foti, presidente della Reggina. Inoltre sul 3-1, quando mancano pochi secondi alla fine della partita, effettuano una sciarpata ad incorniciare la giornata. Al triplice fischio finale nessun giocatore li andrà a salutare, ma per loro non è certo un problema, tanto che continueranno a cantare cori che si riassumono tutti con la frase scritta sullo striscione esposto a centro settore: SOLO PER LA MAGLIA.

Marco Gasparri.