Avendo un biglietto omaggio per un treno Frecciarossa e dovendo tornare a casa la domenica in serata non posso che giocarmi questo jolly per una partita che valga davvero la pena di essere vista. L’occasione mi si presenta non per una semplice partita, ma per la partitissima Como-Mantova.

Le due squadre stanno dominando il Girone B della Serie D e il blasone di entrambe non è certo un mistero, ma questa partita riveste un ulteriore fattore d’importanza dato dal fatto che le due compagini sono distanti appena due punti.

La settimana che precede questo particolare derby d’alta classifica è caratterizzata dalla corsa al biglietto in entrambi i centri lombardi, con gli ospiti che polverizzano la prima tranche di tagliandi in pochissime ore, tant’è che da Como giungono altri biglietti per accontentare più tifosi ospiti possibile, concedendo loro non solo il settore ospiti ma anche una porzione di tribuna. Alla fine saranno circa 800 i supporter biancorossi.

Finalmente arriva il giorno della sfida, anche se per il sottoscritto il viaggio comincia al sabato sera tant’è che viaggerò per tutta la notte in direzione Milano dove arriverò alle prime luci dell’alba. Da qui prenderò la metro fino alla stazione centrale per poi cambiare mezzo. Con il treno in poco più di mezzora sarò alla stazione di Como, dove metterò piede per la prima volta nella mia vita.

Rimango piacevolmente colpito dal vedere che già alle nove del mattino diversi tifosi comaschi ruotano attorno al perimetro dello stadio: da questi piccoli particolari si capisce che non sarà una semplice partita.

Verso mezzogiorno mi raggiunge anche l’amico Andrea, il cui vissuto ed i chilometri percorsi gli valgono sicuramente la palma del re dei partitellari, ma non c’è un attimo di tregua perché con l’avvicinarsi delle 14:30 vediamo anche tanta gente girare per le vie dello stadio, con gli ultras comaschi che si radunano nei soliti ritrovi e con qualche tifoso ospite “sciolto” che raggiunge il proprio settore con i colori in bella vista sfidando inconsapevole la sorte.

Il grosso degli ultras virgiliani arriva con una carovana di pullman. Lo stadio va lentamente riempiendosi. Il Sinigaglia quest’oggi presenta davvero una magnifica cornice di pubblico e se non c’è il tutto esaurito poco ci manca. La tribuna coperta è quasi completamente esaurita e le due curve biancoblù mostrano pochissimi vuoti, dovuti più alle limitazioni imposte dalla Questura locale.

Il settore ospiti è completamente pieno, con un altro centinaio di tifosi mantovani presenti in tribuna ed è un vero peccato vedere la tribuna scoperta completamente vuota e chiusa al pubblico, perché non agibile per problemi di visibilità.

In questo breve pre partita comunque ho potuto notare la voglia di confronto che si percepiva in entrambi i settori, con i padroni di casa che sventolano bandiere, bandierine e stendardi oltre ad accendere torce in curva e con il gruppo dei PESI MASSIMI che fa lo stesso per cercare di animare un settore più freddo quale la tribuna.

I mantovani ovviamente non vogliono essere da meno, effettuando una bella sciarpata a tutto settore con qualche bandiera e bandierina che viene agitata durante l’alzata di sciarpe.

Quando entrano le squadre in campo i comaschi sventolano diverse bandierine blu, con a centro curva lo stemma di Como; inoltre vengono sventolate le normali bandiere dei vari gruppi e soprattutto colorano ulteriormente il settore accendendo un discreto numero di torce e un paio di fumogeni blu.

Anche nella curva adiacente, in basso al medesimo settore, viene effettuata una mini coreografia con lo sventolio di tante bandiere bianco blu orizzontale dietro allo striscione alzato a mano OSTINATAMENTE COMO, mentre il gruppo in tribuna si mette in evidenza con una piccola sciarpata e lo sventolio di sei bandiere.

Di contro i biancorossi con la sciarpata ancora in corso alzano un paio di bandieroni, uno biancorosso ed un altro bianco con un cuore rosso al centro ed in aggiunta accendono 3-4 torce a creare un bell’effetto visivo.

Nel primo tempo entrambe le curve effettuano un tifo da categoria superiore, ma sinceramente nel suo insieme questa sembra essere di più di una semplice partita di Serie D e fa rabbia vedere le due tifoserie confrontarsi in una quarta categoria, seppur di alta classifica.

Come dicevo precedentemente sia comaschi che mantovani non si risparmiano di certo effettuando discreti battimani e treni, nonostante la pioggia cada copiosa senza dare tregua.

I biancoblù nel corso della gara continuano ad accendere torce, esibendosi po in una sciarpata. I virgiliani, accompagnati dagli amici francesi del Lens, sono più colorati del solito grazie allo sventolio costante dei tre bandieroni ed ai discreti battimani effettuati, per un tifo tutto sommato più che discreto.

Nella seconda frazione, passati pochi minuti, ancora i mantovani espongono uno striscione per ricordare un tifoso del Cesena, con cui condividono un’amicizia ormai da anni, prematuramente scomparso: “RIP TRULLI AMICO CESENATE!!”.

Al cinquantaduesimo arriva il gol vittoria del comasco Borghese che fa letteralmente esplodere lo stadio Sinigaglia ed in special modo la curva, che accende subito un grosso fumogeno blu e prosegue con l’esultanza.

La curva biancorossa cerca di mascherare il boccone amaro appena ingoiato, alzando prontamente un paio di grossi striscioni con sopra riportata la dicitura COMO MERDA e cercando di non far mai mancare il supporto alla squadra.

Mentre i lariani sulle ali dell’entusiasmo accendono nuovamente un paio di torce ed effettuano dei battimani con le braccia alzate a tutta curva, con l’intensità corale che sale vertiginosamente e dopo dieci minuti dal gol effettuano una nuova sciarpata, sempre fitta ma questa volta anche abbastanza duratura.

I mantovani calano a livello d’intensità, pur non mollando e facendosi sentire fino alla fine ed alla fine del match, nonostante la delusione per la sconfitta, applaudono lo stesso la squadra portatasi nel frattempo sotto al settore. La stessa cosa si ripete nella curva dei padroni di casa, con i gruppi locali che accendono un nuovo fumogeno blu che sancisce l’importante vittoria.

L’esultanza con i giocatori sotto alla curva dura per svariati minuti ma una volta rientrate entrambe le squadre negli spogliatoi sarà la volta dello scambio di cori tra le due tifoserie che non si risparmiano nell’offendersi vicendevolmente.

Una volta usciti fuori dall’impianto cerchiamo di sostare nei pressi del medesimo per berci una birra e rifocillarci ma nel frattempo sentiamo le sirene in lontananza, sicuramente sia prima che dopo la partita qualche contatto più o meno breve ci sarà stato ma non essendo stato personalmente presente tralascio qualsiasi commento.

La sera cala molto velocemente ed anche per me è tempo di tornare alla stazione per arrivare a Milano, convinto che per una partita del genere questa sfacchinata sia stata ben ripagata con diverse emozioni regalate dalle due tifoserie.

Marco Gasparri