“Dopo anni trascorsi al seguito del basket fiorentino per la prima volta da questo fine settimana Firenze è orfana della pallacanestro di un certo livello.
In due anni “qualcuno” è stato capace di distruggere quanto faticosamente era stato ricostruito nel periodo post Smart House. Il fallimento di quest’anno ha fatto il paio con quello dell’anno passato, quando la Pallacanestro Firenze rinunciò alla silver conquistata tra il ritrovato entusiasmo del pubblico fiorentino; ritrovato entusiasmo che doveva essere un traino per il futuro ma l’incapacità e l’approssimazione di chi gestiva la baracca portò a chiudere il tutto. Quest’anno poi, tra le mille promesse, (serie A in tre anni, nuovo palasport , rilancio alla grande della pallacanestro fiorentina) con una gestione anche in questo caso approssimativa e dilettantistica, condita da una smisurata ambizione, ha portato al fallimento non solo sportivo (almeno quello la Pallacanestro Firenze lo aveva evitato) ma di ogni cosa. Il tutto tra l’indifferenza e il colpevole silenzio di tutti, in primis di quella stampa che l’anno scorso si faceva in quattro per raccontarci le mirabilie di un progetto che pensava, non in grande, ma in grandissimo….oggi tutti con la testa sotto la sabbia e in colpevole silenzio. Noi però non vogliamo stare zitti, perchè il rispetto lo meritano quattro “gatti” o cinquemila “gatti”, il rispetto e la passione non si misurano con i numeri.
Avremmo piacere che gli artefici di questo sfascio avessero l’educazione e il coraggio di palesarsi; che Giotti San Filippo Euroimprese, aldilà dei comunicati, ci mettessero la faccia e spiegassero de visu cosa è successo. Una richiesta in questo senso la inoltriamo anche all’Amministrazione comunale, nello specifico all’Assessore Vannucci, perché abbiamo sentito dell’ impegno profuso, ma che impegno questo sia stato nessuno ce l’ha mai raccontato.
Oggi purtroppo una città come Firenze si ritrova senza basket. Per favore non venite più a raccontarci che ci sono squadre in C1 o del “fulgido movimento giovanile”. La C1 e il “fulgido movimento” interessano solo ai babbi, le mamme e le nonne dei “protagonisti” e a quei dirigenti che incassano i soldini del minibasket. Siamo davanti al niente! L’augurio e la speranza sono che la tabula rasa di questi due anni abbia allontanato per sempre dal basket che conta tutti quei personaggi che ci hanno portato a questo risultato, e che se un giorno ripartiremo , potremo farlo con facce veramente nuove e competenti…..Varrasi ne fu capace…..già, Varrasi.”
BRIGATA GIGLIATA