Sulla questione della Tessera del tifoso e sui motivi della nostra protesta sono state dette molte inesattezze. È arrivato il momento di fare chiarezza.

La Curva SudLa Tessera del tifoso non può essere sottoscritta da chi ha commesso, negli ultimi cinque anni, uno dei cosiddetti “reato da stadio”, anche se ha già scontato per intero il periodo di diffida. Il che, oltre a limitare la possibilità d´accesso allo stadio per molti, disgrega alla radice il nostro modo di vivere una passione collettiva.
La Tessera, in quanto carta di credito ricaricabile, è un affare per le banche. Sottoscrivendola viene imposto ai tifosi di alimentare, anche implicitamente, uno sporco business, che di fatto trasforma definitivamente la fede calcistica in denaro contante per le tasche di svariati speculatori.
La Tessera sarà munita di microchip, tecnologia RFID, che grazie alla piattaforma telematica della Telecom sarà in grado di rintracciare il suo possessore ovunque egli sia. Una specie di stalking di Stato.
La Tessera è, nei fatti, una schedatura preventiva, che completa e peggiora quella cominciata coi biglietti nominali.

Per tutto questo – limitazione della libertà personale, trasformazione dei tifosi in semplici contribuenti, repressione sempre più evidente verso i frequentatori degli stadi – i gruppi organizzati della Curva Sud Piero e della Curva Nord non possono che ribadire il proprio No incondizionato. Nonostante le sollecitazioni esterne.

Solo qualche giorno fa, Pasquale Casillo ci ha chiesto esplicitamente di fare un passo indietro, di tesserarci per tornare a “spingere” la squadra, che ha bisogno del nostro sostegno.
Non possiamo che replicare ricordando che la Tessera del tifoso non è, al momento, una legge dello Stato, ma una semplice direttiva, una circolare amministrativa rivolta a Prefetti e Questori. Non alle società di calcio, né ai loro proprietari. Che quindi nessuna società era ed è obbligata ad adottarla. Vincolare la Tessera agli abbonamenti è stata una scelta consapevole. Adesso, se sul serio qualcuno auspica il nostro sostegno, le parole non bastano. Servono i fatti: si elimini il vincolo che lega gli abbonamenti alla Tessera. Altre società hanno fatto passi del genere, ancor prima dell´avvio di questa stagione: a Benevento, a Cosenza, a Pescara. Senza l´obbligo della Tessera non ci sarebbero più problemi per noi ultras e la nostra partecipazione, almeno in casa, sarebbe garantita domenica dopo domenica. E non certo per fare un piacere a questo o a quel dirigente, ma perché uno dei nostri doveri e dei motivi per i quali esistiamo è quello di sostenere la nostra squadra. Perché, come è facile immaginare, dopo anni di sacrifici e chilometri, siamo i primi a soffrire di questa situazione, che ci costringe all´attesa e all´incertezza.

Domenica 3 ottobre, prima di Foggia-Viareggio, saremo ai cancelli dello Zaccheria per un presidio durante il quale ci metteremo a completa disposizione a chiunque voglia avere informazioni su questa famigerata Tessera. Chiunque avrà delle domande da farci in merito sarà ben accetto.

CURVA SUD PIERO – CURVA NORD