Parlare di mondo ultras spesso fa storcere il naso a molti. Lo sappiamo. I media descrivono questo mondo cercando di trovare quanta più negatività possibile. Ma essere ultras è ben altro. E significa anche interessarsi alle problematiche sociali che attanagliano la città e, in generale, la società civile.
I gruppi ultras della CURVA NORD FRANCO MANCINI hanno deciso di dare il loro sostegno e il loro pieno appoggio a tutti i malati di Sla e di altre malattie mortali, cercando di far luce e chiarezza su questioni spesso oscurate.
Per farlo abbiamo chiesto un incontro con un ragazzo, nostro amico, malato di Sla, vicepresidente dell’associazione VIVA LA VITA ONLUS, il quale ci ha illustrato tutte le difficoltà e tutte le magagne che ci sono in Italia e che impediscono ad una persona come lui di potersi curare e poter sperare di continuare a vivere.
La maggior parte dei malati di Sla stanno aspettando che i giudici dei vari tribunali diano il permesso per accedere alla terapia a base di staminali mesenchimali del metodo Stamina, un metodo che potrebbe comportare dei grossi miglioramenti a queste persone e, forse, permettere loro di continuare a vivere togliendoli dalla morte alla quale sono destinati.
Ovviamente quasi tutti i giudici interpellati hanno dato parere negativo. Perché forse sono troppi gli interessi in gioco e forse sono troppo forti le lobby delle varie industrie farmaceutiche da sconfiggere. Tali giudizi, che negano la libertà di accesso a terapie compassionevoli, sono viziati da una cattiva informazione, quella che alcuni scienziati e alcune Associazioni (dai Bilanci Aziendali) svolgono da mesi.
Quello che le varie associazioni, che si fanno portavoce di questi malati, rivendicano è la libertà singola di ogni malato di poter decidere come curarsi. Associazioni che segnalano l’atteggiamento poco serio della neo Senatrice Elena Cattaneo, attualmente in tour per le varie conferenze italiane, ove sistematicamente giudica in maniera chiaramente negativa il metodo Stamina (che per la cronaca la Senatrice non conosce), confermandosi scorretta poiché puntualmente evita il confronto con la Presidenza di Stamina, negando di fatto la possibilità di un contraddittorio.
Il messaggio che i malati di Sla vogliono lanciare è chiaro. Condiviso da noi tutti. E che riportiamo qui di seguito: “Cara Elena Cattaneo, caro Ministro Lorenzin, caro Letta e carissimo Napolitano vorremmo lanciarvi una sfida, noi siamo pronti a rischiare la vita, quindi siamo disposti ad essere sottoposti ad un minimo di 10 infusioni di tale metodo entro 14 mesi; vi chiediamo: siete disposti a rischiare la vostra carriera se tali staminali funzionano? Cosa risponderete, (se tale terapia si dimostri valida), a quelle famiglie che hanno visto morire i propri cari in attesa di tale terapia? Potremmo in quel caso incolparvi di crimini contro l’umanità.”

CURVA NORD FRANCO MANCINI