Con queste poche righe vogliamo chiudere una polemica che va avanti da diverso  tempo e, dubbio lecito, sembra voler richiamare l’attenzione della gente a scapito della cara e vecchia cronaca sportiva, che, a quanto pare, sembra
essere meno coinvolgente in questo momento. Premesso questo, il nostro punto di vista rimane sempre lo stesso, e lo ribadiamo: siamo cresciuti con i colori giallo e rosso, i colori della nostra città, che grazie ad essi si è fatta
conoscere in giro per l’Italia. Il presente è che la nostra squadra non è iscritta ad alcun campionato, a Castello è nata da qualche anno la ASD Libertas Sillaro che, con un progetto di tutto rispetto, basato in gran parte sul volontariato di castellani legati alla causa – cosa ormai rara oggi nel calcio, rappresenta, a modo suo, la nostra città. Non c’è nessuna “ostilità” nei loro confronti: la nostra è semplicemente INDIFFERENZA. C’è amarezza, questo sì, perché per noi le domeniche pomeriggio, oggi, hanno lasciato un vuoto. Ma a differenza della Sillaro (da non confondere con la squadra castellana di ciclismo, tant’è che infatti si è da poco ribattezzata Libertas Castel San Pietro) la storia non ci lascia indifferenti, non si cancella e non si denigra e rinnega; la nostra si è conclusa, per il momento, con il fallimento del Castel San Pietro 1934. Giallo e rosso. Concludiamo questo breve comunicato augurando alla ASD Libertas Sillaro, pardon, Castel San Pietro, i migliori successi sportivi e sociali.