COMUNICATO STAMPA SOUTH BOYS NARDO’ 2002

In merito a quanto accaduto nel post partita di Coppa Italia di mercoledì 30 settembre scorso fra Nardò e Francavilla con il danneggiamento del pullman della squadra ospite, intendiamo in maniera forte e decisa, prendere le distanze e condannare un gesto vile che è lontano anni luce dalla nostra storia ultras e dalla nostra mentalità. Non è nel nostro stile il lancio di pietre o mattoni che siano. Il collegamento fazioso che la stampa e il Presidente del Francavilla Magrì hanno fatto nei confronti del tifo organizzato è tanto banale quanto privo di fondamenta. Non ci risulta che la Questura abbia individuato dei responsabili riconducibili al nostro gruppo o al tifo organizzato tutto. Siamo convinti che l’impatto mediatico che i brindisini hanno costruito attorno alla vicenda sia più orientato a far passare sotto banco una misera figura in campo che altro. Resta senza dubbio la gravità di un gesto che ad oggi è attribuito ad ignoti. Per assurdo sarebbero potuti essere anche delle persone estranee alla tifoseria o addirittura non neretini. L’episodio per giunta è avvenuto fuori dallo stadio e quindi non imputabile ad una mala gestione della nostra Società. La disposizione della partita a porte chiuse con il San Severo poi è quanto di più assurdo possa accadere. Non vi è nessuna responsabilità oggettiva della Società Granata. L’episodio ed il lancio di mattoni sono avvenuti all’esterno dello stadio e la responsabilità è da addebitare solo ed esclusivamente ai gestori dell’ordine pubblico. Se non si riesce a gestire una partita con poco più di 600 spettatori e per giunta senza tifoseria ospite, non si può e non si deve poi spostare le responsabilità verso la Società Granata solo per mascherare l’inadeguatezza di chi non ha saputo fare il proprio mestiere. Invitiamo il Prefetto di Lecce a rivisitare sotto questa ottica l’intera vicenda. In questo caso non dovrebbe essere la nostra Società a pagare per colpe non sue, non dovrebbero essere i tifosi e né tantomeno i neretini tutti ad essere colpiti da un divieto assurdo intento solo a reprimere e che sposta le responsabilità verso chi non ha armi per difendersi. Una partita a porte chiuse dovrebbe rappresentare la sconfitta dello Stato e di chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico. Non è una punizione ma solo un ammissione di incapacità di gestire una partita di calcio di serie D. L’Osservatorio Nazionale, Il Commissariato di Pubblica Sicurezza e addirittura la Prefettura hanno invece preferito seguire le linee guida dettate da Magrì e non hanno avuto il coraggio di affrontare in maniera seria il problema cercando le responsabilità dove in realtà devono essere trovate. Detto questo e smaltita la rabbia noi non staremo di certo a guardare. Come nel nostro stile reagiremo in maniera intelligente. Invitiamo dunque tutti i tifosi e gli sportivi neretini a ritrovarsi fuori dallo Stadio in occasione della partita con il San Severeo per sostenere con la voce i nostri ragazzi verso la vittoria. Facciamo capire a tutti che il popolo granata non è pronto e mai lo sarà ad essere seviziato da leggi assurde e da decisioni quantomeno faziose. Voi ci chiudete le porte e noi alziamo il tono della voce. Tutti al di fuori dello stadio a sostenere i nostri colori ed i nostri ideali. NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI. AVANTI ULTRAS AVANTI NARDO’.

SOUTH BOYS NARDO’ 2002
Sabato 3 ottobre 2015