testata_sitoL’Aps Fondazione Taras 706 a.C., stupita dal duro comunicato diffuso dai gruppi organizzati della Curva Nord, rivolge alla tifoseria del Taranto l’ennesimo appello alla coesione,  esortando tutti gli attori in gioco a spendere le migliori e più intense energie nella corsa all’unico obiettivo che conta: la vittoria dei playoff e il conseguente, auspicato, ripescaggio in Lega Pro. Non giova, in questa fase cruciale della stagione, alimentare tensioni, lotte intestine, personalismi e movimenti d’opinione che distolgano l’attenzione dal più importante e comune traguardo, che appare adesso quantomai raggiungibile. Questo è il momento della responsabilità.

Purtroppo, non è colpa di nessuno se fino a ieri non si sapeva dove, con chi e a che ora si sarebbe giocato. Non è colpa di nessuno se ci ritroviamo a giocare una semifinale playoff in un impianto con una capienza di 1500 spettatori, la cui organizzazione è demandata alla società di casa. Non è colpa di nessuno se a fronte di una richiesta di un maggior numero di tagliandi fatta dal Taranto, il sopralluogo  effettuato dalla società del Sestri Levante e dalle istituzioni locali ha determinato la capienza del settore ospiti in soli 174 posti come da omologazione rilasciata dalla Federazione.

Da anni, la Fondazione Taras, nell’ambito di un generalizzato movimento culturale chiamato a ridiscutere l’architettura e i valori del calcio, si batte per dimostrare che il pallone non è solo una questione di economia. Sono in ballo i sentimenti, talvolta profondissimi. Sulle emozioni non c’è monopolio. Per questo, la Fondazione Taras è convinta che il Taranto sia di tutti quelli che lo amano e pertanto, mai come adesso, vogliamo gridarlo: il Taranto siamo TUTTI noi.