Dopo quattro anni di assenza, il Siracusa Calcio è tornato nel calcio professionistico. Gli Aretusei hanno vinto il campionato di Serie D e hanno potuto festeggiare una promozione molto attesa. Il campionato scorso è stato molto duro, segnato da una corsa a tre tra Siracusa, Cavese e Frattese. Alla fine della quale, i siciliani hanno avuto la meglio.
Nella stagione scorsa ho avuto il piacere di vedere la partita tra Siracusa e Cavese. Quasi esattamente un’anno fa, 6.500 spettatori gremivano gli spalti del “Nicola De Simone” fino all’ultimo posto, dando vita ad un tifo incredibile e ad una partita spettacolare. Questa volta le aspettative sono un po’ diverse: il Siracusa ha avuto un’avvio di stagione difficile, ma comunque ultimamente è riuscito a ritrovare il suo impatto in questa Serie C.
Dopo la partita di venerdì sera a Trapani, facciamo tanti chilometri per raggiungere Siracusa. Di Sabato mattina il traffico è però sopportabile, ma arriviamo nella Città dell’Isola Ortigia con largo anticipo. Fatti i biglietti per la Tribuna, riusciamo a trovare tempo per parcheggiare la macchina davanti al nostro albergo per poi ripartire a piedi alla volta del “De Simone”. Ci fermiamo in zona per bere una birretta veloce prima della partita, vedendo anche un raduno di un folto gruppo di Ultrà Siracusani che si dirige allo stadio, facendo esplodere un grosso petardo: finita la siesta in quel di Siracusa, insomma.
Anche per noi non sarebbe siesta, ma è altresì tempo di andare allo stadio. Noto subito che oggi non c’è il pubblico delle grandi occasioni. Alla fine ci saranno 2.503 spettatori, un numero forse non alto, ma la partita sarà comunque bella calda. Anche l’anno scorso c’era già un gruppetto in Gradinata Laterale, ma sembra cresciuto ulteriormente: fanno quasi lo stesso numero di gente del nucleo Ultras in Curva “Anna”.
Gli Ultrà siracusani sembrano intenzionati a far sentire la loro opinione. Srotolano quasi una decina di striscioni su vari temi. Tutte due le fazioni casalinghe iniziano con uno striscione in ricordo della Chapecoense. Poi, la Curva Anna fa vedere anche uno striscione contro la violenza sulle donne ed uno per spingere la squadra ad ulteriori successi.
La Gradinata accoglie gli ultrà ospiti con uno striscione che recita “Un caloroso benvenuto”, in cui si notano la U e la C in grassetto. Gli Ultrà del Catanzaro, giunti in pochi in Sicilia, ricambiano con un’applauso lungo ed uno striscione per Ciccio, Ultrà Siracusano scomparso nel Febbraio 2014 per un male incurabile. Anche questo viene applaudito a lungo da tutte due le anime di casa.
In campo, la partita si svolge molto meno amichevole. È una gara molto nervosa, con gli spettatori che ne prendono parte attivamente gridando verso il campo qualsiasi insulto possibile. Sopratutto Mirko Esposito, il numero 23 del Catanzaro, ha dovuto subirne di ogni colore, dopo aver partecipato attivamente ad una rissa in campo. Sul piano del gioco c’è veramente poco da segnalare: la partita è avara di palle-gol, sia da una parte che dall’altra. È sintomatico che l’unica marcatura arrivi da una palla inattiva: Nicola Valente insacca una punizione da 25 metri direttamente nel sette. Un gran bel gol!
Poi sale ulteriormente lil nervosismo: il Catanzaro, dopo le espulsioni di Prestia e Patti, conclude la partita in nove, scivolando sempre più giù in classifica. Gli Ultras ospiti, che prima avevano tifato in modo continuo, chiamano la squadra sotto il settore per dire la loro. Dura molto tempo il colloquio, ma nel frattempo, sopra il tunnel che porta i giocatori agli spogliatoi, restano in attesa i tifosi della Tribuna Centrale per coprire i Calabresi con ulteriori insulti. Devo dire che è una cosa che mi stupisce sempre in Italia: dalle mie parti, in Svizzera, la gente in Tribuna non partecipa alla partita, ci va solo per vederla, per vedere gente e farsi vedere. La partecipazione emotiva e il calore del pubblico qui è incomparabile, io e il mio amico Roland ne rimaniamo completamente affascinati, seppur abbiamo visto quasi 200 partite in Italia.
I Siracusani festeggiano a gran voce la vittoria, la quarta nelle ultime cinque partite. Lo fanno con un tifo vibrante e con qualche “anticipo”: infatti sabato prossimo gli Aretusei ospitano il Catania per un Derby regionale che manca da tanto tempo. La Gradinata chiude la partita con uno striscione che invita la loro squadra a continuare a vincere: la voglia di questo Derby è presente dappertutto e comincia ad elettrizzare l’intero ambiente Siracusano.
Per la cronaca, il derby col Catania nel frattempo è già stato giocato: i padroni di casa, al “Nicola De Simone” hanno vinto 1-0, raggiungendo proprio gli Etnei in Classifica.
Remo Zollinger.