Scattare oggi all’Helvia Recina di Macerata è stata un’impresa non di poco conto, una pioggia fitta e a tratti davvero molto forte è caduta incessante per tutta la gara, regalando un po’ di tregua solo nei minuti finali.

Parto da casa con la convizione di restare in tribuna coperta e scattare da lontano, ma più mi avvicino allo stadio e più mi convinco che la pioggia non può fermare la mia voglia di vedere in faccia chi, fregandosene dell’acqua e delle temperature non proprio primaverili, sta li per sostenere la propria squadra, e visto ciò che hanno offerto entrambe le tifoserie la mia scelta non può che essere doverosa.

I Senesi saranno più di un centinaio di cui una metà ultras, i quali fra manate, cori contro Viola e Cosentini, due bandieroni sventolati a più riprese, saranno un bel vedere e sentire, il tutto poi accompagnato dallo splendido suono del tamburo. Verso la metà del primo tempo alcuni di loro resteranno a torso nudo a sostenere i bianconeri in campo.

I ragazzi della curva Just non saranno da meno e il loro sostegno sarà costante per tutti i 90 minuti di gioco: consueta sciarpata e mani sempre verso il cielo a sostenere i biancorossi in campo. A fine gara, come ormai accade da diverse domeniche, squadra, allenatore e presidentessa sotto la curva per alzare la coppa e meritarsi l’abbraccio di chi ha sempre sostenuto la “Rata” anche in questa gara di Poule Scudetto.

Spettacolo supplementare della Poule Scudetto che purtroppo, per l’ennesima assurdità schizofrenica del calcio Italiano, dalla prossima stagione sarà vietato, facendo sfiorire anno dopo anno e decreto dopo decreto, la bellezza di una partita di calcio, dimenticandosi che la rovina non è chi segue la propria squadra ovunque e comunque, ma chi su questa passione ci marcia con scommesse e partite truccate.

Questa stagione calcistica per il sottoscritto termina qui. Malgrado il cielo non proprio da tintarella, a malincuore metto a posto la mia fedele compagna che, pur con alcuni capricci dell’obiettivo, ha fatto sempre il proprio dovere.

Le ultime righe vorrei dedicarle alla gentilezza e alla cortesia che da sempre distinguono la Maceratese Calcio, da chi mi dà la pettorina alla presidentessa, una disponibilità che in giro per le Marche non sempre ho trovato, sperando che anche in Serie C (io la chiamerò sempre così) questo modo genuino di far calcio e di porsi verso gli altri non venga sopraffatto dalle esasperazioni burocratiche dei cosiddetti “Professionisti”. Un grazie anche a Claudia che quasi ogni domenica “sopporta” questa mia passione e a tutta la Redazione che porta avanti questa meravigliosa cultura ultras.

Francesco Fortunato.