Dopo la felice esperienza di febbraio della Final Eight di Coppa Italia, torno al “Pala San Giacomo” di Conversano per la prima gara della finale scudetto , che vedrà la compagine di casa affrontare i vicini biancazzuri di Fasano.

In realtà il derby saltò clamorosamente già durante la Coppa Italia, quando la Junior Fasano venne sfortunatamente buttata fuori ai rigori nei quarti di finale dal Bolzano, che a sua volta eliminò in semifinale e con le stesse modalità i biancoverdi dell’Accademia Conversano, per poi cedere il passo in finale al Pressano, nel derby fra Trentino e Alto Adige trasferitosi per l’occasione in Puglia.

La Puglia, comunque, torna regina della Pallamano italiana dopo 8 stagioni dalla sfida fra la stessa Accademia e il Casarano. Questa volta, mentre la Junior ha eliminato in semifinale i detentori della Coppa Italia del Pressano, il Conversano ha invece eliminato i campioni d’Italia in carica del Bolzano: ci sono tutti i presupposti per assistere ad una sfida avvincente, su tutti i fronti.

L’ultima premessa che voglio fare riguarda l’organico delle due squadre: il Conversano arriva con la rosa al completo, mentre la Junior può lamentare qualche assenza pesante; si gioca alla meglio delle tre gare, con Fasano che ha la possibilità di giocarne due su tre in casa per la migliore classifica nella Poule scudetto, anche se si appoggerà al “Karol Wojtyla” della vicina Martina Franca.

Le due società richiamano le tifoserie al fair play nei giorni precedenti al match, visto che la gara è sentitissima e qualche precedente frizione tra le due compagini poteva far temere qualche problema dal punto di vista dell’ordine pubblico: tutto filerà liscio, con qualche “blu” a vigilare i punti nevralgici di possibile contatto.

Il palazzetto si presenta pieno di donne e bambini, inoltre il prezzo del biglietto è davvero popolare (premesso che si tratta di una finale ) ed è piacevole riscoprire la passione della gente per uno sport che è davvero bello da vedere oltre che emozionante.

Le tifoserie si scaldano (insieme alle squadre in campo) sulle note de “L’amor toujours” di Gigi D’Agostino, tornata in voga nelle curve di calcio già un po’ di tempo. Sono appesi due striscioni di incitamento per parte: più semplici e spontanei quelli dei conversanesi, più romantici e ricercati quelli dei fasanesi.

La presentazione delle squadre avviene in perfetto stile americano, con i giocatori annunciati dallo speaker, che sfilano sotto le curve, che a loro volta li richiamano al massimo dell’impegno.

La tribuna centrale prova una coreografia ad inizio partita, per la verità non troppo riuscita, fatta di cartoncini con i colori sociali della squadra. In compenso latribuna sarà completamente gremita rispetto alle due curve che lasceranno qualche buco di troppo nei 4.000 posti a sedere del bel palazzetto conversanese.

I fasanesi preparano due lunghissimi bandieroni a bande verticali bianco e azzurre, tenuti in mano: uno nella parte alta della curva e uno nella parte bassa. Il loro tifo, nella prima parte, sarà davvero bello e convincente, aiutati anche dal momentaneo punteggio a loro favore.

I ragazzi di Conversano si compattano al centro della curva e propongono anche loro un copricurva, ma a bande orizzontali biancoverdi; iniziano un po’ in sordina a tifare, ma non mollano mai durante tutta la prima frazione di gara, nonostante il parziale li vedrà addirittura andare a -6 in alcune parti del match.

Il primo tempo si chiude con la Junior in vantaggio di poco sulla squadra di casa, tra le proteste veementi dei locali per un arbitraggio alquanto discusso.

La seconda parte di gioco è al cardiopalma per gli amanti dello sport: i biancoverdi di casa, infatti, tenteranno con successo la rimonta, con numeri di alto livello da parte dei loro giocatori che infiammeranno il palazzetto, nonostante l’estremo difensore ospite si sia spesso eretto a “muro” della propria squadra.

La squadra ospite, sicuramente più forte a livello fisico, crollerà in questo secondo tempo, forse a causa della stanchezza e sotto i colpi di un’Accademia più tecnica, determinata e spettacolare da vedere.

I supporter ospiti sventolano poi le classiche piccole bandierine biancazzure creando un bel effetto e abbozzando una piccola sciarpata. I tifosi di casa salgono letteralmente in cattedra in questo secondo tempo, ricco di ansia e capovolgimenti di fronte per questa insperata rimonta (vista la prima frazione non proprio buona della squadra). Sono del resto più numerosi rispetto alla prima frazione di gara .

Mani al cielo, battimani ben ritmati dal tamburo e cori secchi per la città aiutano la squadra prima a pareggiare i conti e infine ad arrivare al sorpasso, con un boato che spezza letteralmente la tensione accumulata da tutta la gente di fede conversanese. Propongono piccole bandierine a scacchi biancoverdi, qualcuna più grande (sempre a scacchi) e qualche classico tricolore.

È emozionante vederli “ghermire” la rete divisoria dal campo alle super-parate del proprio portiere e poi sempre in continuo movimento nel loro settore. Riescono anche a coinvolgere la tribuna in alcuni cori e nei momenti cruciali della partita. Galvanizzati dal risultato cantano e sostengono la squadra fino alla fine, quando invadono il campo per abbracciare i loro beniamini, con l’appuntamento a rivedersi sabato prossimo a Martina per la seconda gara.

Testo di Rocco De Nicolò.
Foto di Rocco Denicolò e Riccardo Dibiase

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