propatria_boatengLa terza sezione penale della Cassazione ha confermato per i 6 ultras della Pro Patria, per quanto occorso il 3 gennaio 2013 durante l’amichevole Pro Patria – Milan in cui i tifosi si resero autori di cori razzisti nei confronti del calciatore, allora rossonero, Kevin-Prince Boateng, il divieto di accedere agli impianti sportivi italiani ed europei per 5 anni, e l’obbligo di presentarsi, in orari coincidenti con le partite, agli uffici di Polizia. Per la Suprema Corte, i cori avevano l’obiettivo ”di ghettizzare determinati giocatori”.

[Fonte: Calcioweb]