Il virus ha continuato ad arricchire chi da anni vede il calcio come puro business. La pandemia ha portato cambiamenti in tutta la società, basta pensare che adesso per entrare in uno stadio, un pub, un ristorante, un bar, una discoteca c’è bisogno del Green Pass. Quello che ci sembra assurdo è che vediamo immagini degli stadi pieni e delle curve che tornano a pulsare in tutta Europa, distanziamento e mascherina sembrano superate ovunque tranne che in Italia dove ogni occasione è buona per creare restrizioni senza senso dentro e fuori gli stadi. Questa situazione poco chiara ci pone davanti a delle scelte difficili. All’interno del 1978 la discussione è stata molto sentita, sicuramente continuerà anche nelle prossime settimane vista l’incertezza di una situazione in evoluzione. Sono emerse diverse posizioni tutte rispettabili che hanno però una matrice comune: quella di voler combattere questo sistema calcio che uccide la passione popolare in favore del denaro. Ogni gruppo appartenente alla Curva Sud ha la sua autonomia ed è libero di scegliere come meglio crede nel rispetto reciproco degli altri gruppi. Ogni gruppo poi si assumerà le responsabilità delle proprie scelte. Siamo ultras teste pensanti e per noi il confronto tra le varie anime della Bergamini resta una priorità. Come resta centrale l’unità all’interno della Curva Sud nonostante le diverse vedute che però spesso rappresentano una ricchezza. Proprio per questo motivo fino a quando non si tornerà alla normalità lo striscione Ultrà Cosenza 1978 non entrerà né in casa e né in trasferta. Chi sceglierà di partire rappresenterà il proprio gruppo e non la curva. Speriamo di poter tornare presto a tifare e riabbracciarci sui gradoni tutti insieme, quello che è certo è che noi continueremo a lottare da ultras dentro e fuori gli stadi.