Sabato ore 15 calcio d’ inizio, la mia mente inizia a rovistare nel baule dei ricordi, riportandomi indietro a quei sabati di 20 e più anni fa, quando questi nel mio modus vivendi calcistico significavano solo una cosa: Lodigiani. E con lei le più belle tifoserie del centro sud che venivano in trasferta al Flaminio più o meno in esodo, indimenticabile.

Fatto questo doveroso ricordo, scusatemi per il momento nostalgia, passiamo alla “ciccia” ossia al match del giorno, Ks Cracovia-Stal Mielec, valido per la 3a giornata della massima serie Polacca. I Biancorossi di Cracovia affrontano la matricola Stal Mielec, neo promossa di belle speranze.

Girando nel prepartita noto svariate sciarpe biancoblu, le quali poi non riesco inizialmente ad individuare all’ interno dello stadio. Il pubblico di casa non è delle grandi occasioni, ma di questi tempi, è oro colato vedere le persone sugli spalti, le quali peraltro nonostante non fossero numericamente imponenti, fanno comunque di tutto per sostenere la compagine casalinga con i ragazzi della curva, (pochi purtroppo) ed il solito aiuto della tribuna laterale che ospita la vecchia guardia.

Circa al 15 minuto del primo tempo, mi accorgo che qunto visto nel pre match non era stata una visione, la tifoseria del Mielec entra di blocco tutta insieme, compattandosi, facendo subito cori anti Wisla, apprezzati dal pubblico di casa che applaude calorosamente aggregandosi vocalmente. Non mi risultano gemellaggi tra le due tifoserie, ma sicuramente, giudicando quanto visto, deve esserci una forma di rispetto. Ad occhio sono circa 200, decisamente belli da vedere, svariati battimani, spesso prevalgono sulla tifoseria di casa, la quale come detto in precedenza, per via dell’ inferiorità numerica, non riesce sempre a tenere botta.

Dopo l’ inaspettato vantaggio iniziale, il Cracovia riesce a pareggiare in pieno recupero, e proprio questi minuti finali accendono la tifoseria biancorossa che spinge all’ unisono la squadra da tutti i settori, la quale purtroppo per loro, non riuscirà a regalargli la vittoria.

Chiosa finale: rivedere la gente all’ interno dello stadio mi ha emozionato, mi era già capitato circa un mese fa a Cipro, durante Pafos-Omonia Nicosia, quest’ oggi però è stato diverso, più intenso. Sarà magari perchè è una realtà che conosco da vicino ma sono rimasto davvero colpito. Le immagini andrebbero mandate a chi sta continuando a mantenere tristemente serrati gli impianti italiani, per spiegare loro che con le dovute precauzioni è possibile fare tutto, anche in questi maledetti tempi di Covid.

Lorenzo Bartolomei