Se in campo il pareggio a reti bianca sostanzialmente ben rispecchia l’andamento del match, sugli spalti i biancazzurri per un’incollatura si aggiudicano la partita clou della penultima giornata di serie B: Cremonese-Brescia.
Le due squadre e le due tifoserie arrivano allo scontro diretto con il vento in poppa. I bresciani hanno appena staccato l’entrata al teatro della prossima serie A. I cremonesi dopo un bel filotto di nove risultati utili consecutivi si giocano l’accesso ai play off. La posta in gioco quindi è decisiva solo per i grigiorossi. Il pubblico di casa con quasi 12mila spettatori e le due curve esaurite regala davvero un bel colpo d’occhio.
Due ore prima del fischio di inizio si è registrato un primo contatto fra le due tifoserie. Dentro lo Zini, i quasi 3mila bresciani partono forte, con una sventagliata di cori potenti e ben ritmati: “la capolista se ne va, se ne va in serie A”, “Si gioca in casa”, “Vi picchiamo quando vogliamo”. La curva Sud grigiorossa ribatte con l’ormai consueto e ottimo “Dai Cremo, dai Cremona” che tiene banco per diversi minuti e un poco amichevole “Ammazziamo questi bastardi!”. Ma la temperatura non supera mai il livello di guardia. Anche perché i bresciani, sempre belli compatti e continui, nel secondo tempo concentrano le proprie energie nel rispolverare vecchie “attenzioni” dopo otto anni di serie cadetta. Così il sottopancia canoro dello striscione “Stiamo tornando merde” (il sostantivo scritto con un’alternanza di nero e blu) è il classico “Odio Bergamo”, mentre agli azzurri partenopei è riservato l’altrettanto immarcescibile “Noi non siamo napoletani!”.
Nel frattempo anche i cremonesi si fanno i fatti loro, intonando un bel “Vicenza, Vicenza” in omaggio ai gemellati veneti. La parentesi si chiude con un “Brescia merda”, con cui la Sud prova a riscaldare il derby. La risposta bresciana non si fa attendere, con una curva ormai in festa che intona sprezzante: “Salutate la capolista”.
Il pareggio scivola via tutto sommato pacificamente in campo, come in tribuna con i biancazzurri in controllo dentro e fuori dal rettangolo verde e i grigiorossi che, anche qui dentro e fuori dal terreno di gioco, pur mettendo in campo una prestazione di buon livello danno l’impressione di accontentarsi in coda a un campionato che poteva andare molto peggio. In altre parole ai padroni di casa (sulla carta molto più motivati rispetto agli avversari) è mancato il guizzo, la scintilla che avrebbe potuto accendere un derby, che seppur da queste parti non valga quello contro il Piacenza, coincideva comunque con l’ultima partita della stagione regolare fra le mura amiche. Risultato? Zero a Zero in campo, equilibrio anche in tribuna, ma ai punti vincono gli ospiti.
Testo Stefano Arduini
Foto Arduini
Foto Meloni
Galleria Betty Poli – Scatti Grigiorossi