Quando il 27 settembre 2020, l’allora milanista Brahim Diaz infilò per la seconda volta la porta del Crotone, i tifosi calabresi, presenti per il debutto stagionale in casa, capirono subito che quell’annata non sarebbe stata affatto facile; mai, però, avrebbero immaginato che di lì a qualche anno avrebbero incontrato per il proprio esordio la Team Altamura, club che di certo non poteva vantare la stessa storia e tradizione e che per di più vivacchiava nel girone H di serie D. Il calcio però regala sempre sorprese e se i calabresi si ritrovano loro malgrado oggi in serie C, i pugliesi grazie ad una stagione storica, sono per la loro gioia tra i professionisti dopo ventisette anni.
Si gioca di lunedì ma il match, per esigenze televisive, viene anticipato alle ore 20:30 anziché alle previste 21:00, con la partita che viene trasmessa, inoltre, non solo su Sky ma anche su Rai Sport. In questa perversa selezione degli orari, tuttavia, nessuno si è preoccupato di trovare un punto di contatto tra le esigenze di chi vede la partita di calcio comodamente sul divano di casa e quelli che invece amano ancora le sensazioni che solo gli spalti sanno regalare. Il calcio spezzatino, infatti, è bello per chi tutti i giorni e a tutte le ore vuole partite in TV ma non per chi invece ama ancora l’emozione del calcio dal vivo. Il lunedì, per di più, è un giorno lavorativo che mette a dura prova la fede dei tifosi che oltre a dover prendere un giorno di ferie, sono pure costretti a tornare a tarda notte e magari a non poter neanche rincasare perché di lì a poche ore dovranno “attaccare a lavoro”.
La prima partita è sempre un evento importante, si indossa il vestito migliore, tutti sono presenti, costi quel che costi. I tifosi biancorossi per l’occasione sono quasi 250 e arrivano in Calabria sia con pullman che con auto. C’è chi, approfittando del periodo vacanziero, ha unito l’utile al dilettevole, calcio e turismo. Negli ultimi anni, infatti, non sono pochi i tifosi che hanno dato vita a quello che, da questa unione di elementi, possiamo definire “turismo calcistico”: godersi lo spettacolo sportivo che gli undici in campo offrono o quantomeno dovrebbero offrire, visitando però anche le bellezze del posto.
Crotone, oltre ad essere meta turistica per quanti amano il mare, è una città ricca di storia che affonda le proprie radici nella Magna Grecia e che ha dato i natali al filosofo e matematico Pitagora e al cantautore Rino Gaetano. Questo genere di trasferte mette davanti, quindi, due diversi approcci nel seguire la propria squadra: la voglia di vacanza dei tifosi si scontra con il desiderio di “viaggiare da ultras” tipica dei curvaioli. Due modi opposti, insomma, di vivere il calcio: gli ultras, sempre vigili, viaggiano incolonnati e compatti, i tifosi, attenti non solo all’aspetto sportivo ma anche a quello culturale/eno-gastronomico, che invece viaggiano in “maniera disordinata” senza seguire percorsi precisi. Il risultato è che i tifosi murgiani arrivano alla spicciolata, senza però creare particolari problemi nella gestione dell’ordine pubblico. I due pullman e auto organizzate dalle varie sigle del tifo pugliese, arrivano alle porte di Crotone intorno alle ore 20 ma vengono bloccati per i soliti controlli di routine, ai quali invece paradossalmente sfuggono i “turisti del calcio”, che essendo arrivati alla spicciolata si ritrovano nel parcheggio del settore ospiti dello Scida senza (buon per loro, ovviamente!) essere stati filmati, scrutinati e fotografati.
Come accade da diverse stagioni a questa parte, i murgiani entrano nel settore a loro dedicato uniti e compatti, intonando cori di sostegno ai giocatori in campo. Nel settore pugliese si respira entusiasmo, non solo per la fresca promozione ma anche per il doppio successo in trasferta nei primi due turni di coppa Italia. La speranza di portare a casa un risultato di prestigio svanisce però già nei primi minuti, quando i padroni di casa infilano per ben due volte la porta avversaria, ma soprattutto regalando l’impressione di poter asfaltare la neopromossa Altamura. Nonostante il doppio svantaggio i murgiani offrono una buona prestazione, sfoggiando un paio di sciarpate contornate dallo sventolio continuo di bandiere e bandierine. Nel corso della seconda frazione di gioco, quando la propria squadra restituisce la sensazione di poter rimontare i due gol, anche i decibel del tifo aumentano ma alla fine arriva una sconfitta che comunque non scalfisce affatto l’entusiasmo dei murgiani.
In casa Crotone, invece, la stagione inizia con nuovi propositi; dopo le ultime due stagioni non propriamente felici dal punto di vista sportivo, infatti, il club ha deciso di ripartire da un allenatore e giocatori giovani. La società ha applicato pure prezzi popolari per la campagna abbonamenti che, seppur partita in ritardo, ha fatto registrare ottimi numeri: oltre mille le tessere sottoscritte dai tifosi calabresi che hanno voluto dare fiducia al nuovo corso del calcio locale. Il risultato non stupisce, probabilmente in città hanno pensato che a fronte di prezzi contenuti, la piazza avrebbe risposto in maniera adeguata come effettivamente è stato. Le cifre per il ticket annuale vanno dai 60 euro necessari ad accaparrarsi un posto in curva, fino ad arrivare ai 90 richiesti per distinti.
Proprio da quest’ultimo settore che parte la principale novità ultras della stagione: nella zona adiacente alla curva destinata agli ospiti, si posiziona un gruppo di una quarantina di persone, eredi della precedente esperienza delle Assenze Arbitrarie poi traslata in Curva Nord negli anni seguenti, che seppur senza vessilli sostengono i propri beniamini per tutti i novanta minuti. A differenza però di quanto accadeva in passato, i ragazzi non si collocano nella parte bassa, dove una volta c’era la vetrata, ma in quella alta, sopra la porta d’accesso al settore. Dalle novità alle conferme: il resto del movimento ultras crotonese, riconducibile al progetto Curva Sud Crotone, si compatta nel solito settore, in curva sud appunto. In più riprese fanno partire il coro “Salutate la Magna Grecia” e rivolgono cori di scherno all’ex di turno Gigliotti, reo di non aver onorato nella passata stagione la casacca crotonese.
Allo Scida si tocca e respira l’identità crotonese, il forte senso identitario che riecheggia già nel motto scelto per il lancio della già menzionata campagna abbonamenti, “Noi siamo la Magna Grecia”; oppure lo percepisci nelle canzoni di Rino Gaetano che accompagnano l’ingresso in campo delle squadre e infine, lo trovi rievocato nel progetto ultras alternativo a quello della curva che riprende spirito e principi ispiratori dalla vecchia Gioventù Pitagorica, gruppo che citando il filosofo e matematico crotonese sottolineava una volta di più tutti questi legami fra il territorio e la sua gente.
La serata si conclude con la festa dei padroni di casa e con gli applausi che gli ospiti rivolgono ai propri beniamini i quali, soprattutto nella ripresa, hanno regalato l’impressione di voler vendere cara la pelle. La prima giornata di campionato, posticipato al lunedì, si conclude quindi confermando ancora una volta che la voglia di vivere il calcio sugli spalti è forte e che prescinde dalle ambizioni e dalle categorie, ma che si regge sull’entusiasmo che può anche essere alimentato da agevolazioni nei prezzi, perché poi nel 2024 i veri competitor dei club minori non sono tanto le squadre più blasonate ma piuttosto la tv che con i loro prezzi stracciati offrono una valida alternativa al calcio dal vivo.
Testo di Michele D’Urso
Foto di Daniele Caroleo