Nel pomeriggio di oggi, 8 febbraio, in quel di Crotone, si recupererà la partita di campionato tra la compagine di casa e la Juventus, capolista del campionato. Le due squadre hanno già avuto modo di affrontarsi in passato, ma l’attesa in città (e nelle zone limitrofe) per questa sfida è tantissima. L’atmosfera, rispetto alla partita giocata 11 anni fa all’Ezio Scida, e valevole per il campionato cadetto, è, però, certamente differente rispetto a quella che si respira in questi giorni nel citta’ calabrese. Sono cambiati i protagonisti in campo, così come le ambizioni delle due società e sopratutto delle due tifoserie.

Gli ultras rossoblu, infatti, hanno inteso ribadire fortemente il loro attaccamento ai proprio colori e alla propria squadra, invitando chiaramente i sostenitori juventini residenti a Crotone (ed in Calabria) ad evitare di esibire i colori e i vessilli bianconeri all’interno (e all’esterno) dello stadio (se non dentro il settore ospiti). Eloquenti, in tal senso, sono state alcune scritte, apparse nottetempo sui muri della città, ed uno striscione, affisso su un cavalcavia, riportante la frase “JUVENTINO CALABRESE STAI ATTENTO AL CROTONESE”.

Ma le attenzioni della tifoseria pitagorica, alla vigilia di questa sfida, sono state rivolte anche nei confronti della società rossoblu, già nell’occhio del ciclone per il campionato fallimentare (dal punto di vista agonistico) condotto fino ad ora nella stagione dello storico esordio in serie A del Crotone. Questa notte, infatti, è apparso un altro striscione, realizzato dagli Ultras 1997 (gli ex Gioventù Pitagorica ed Assenze Arbitrarie, per intenderci), con la scritta “SOCIETÀ PEZZENTE”.

Lo striscione, affisso proprio di fronte la Curva Nord dello stadio Ezio Scida, il settore frequentato fino all’anno scorso dal gruppo ultras crotonese autore di tale gesto, si riferisce, di fatto, “al caro biglietti imposto dalla società nella gara contro la Juventus e allo scandalo dei biglietti fantasma che erano destinati ai diversamente abili“.

Il caso specifico è stato sollevato da alcune dichiarazioni trapelate e amplificate nei giorni scorsi nel classico amplificatore rappresentato dai social network. Si è appreso, infatti, che “dei 250 biglietti destinati ai disabili ce ne siano soltanto 25” e che “i genitori, insieme ai loro figli, sono stati fatti allontanare fuori dal cancello (della zona botteghino n.d.r.), come se fossero degli animali, il tutto sotto la pioggia“. Non è dato sapere, al momento, se tali informazioni, per altro rilanciate e riprese un po’ ovunque su internet, abbiano altri riscontri. Ma tanto è bastato, comunque, per scatenare la dura reazione della tifoseria rossoblu.

 

Daniele Caroleo.