L’occasione della partita di sabato 12 novembre tra il celebre Centro Storico Lebowski e Affrico (al momento primo in classifica nel campionato di Promozione) è troppo ghiotta da poter saltare: la Curva Moana Pozzi festeggia 18 anni di attività e per questo motivo alcuni miei amici ed io decidiamo di assistere all’evento.

Giunti allo stadio una mezz’ora prima del fischio di inizio, a partire dal parcheggio, la presenza attorno all’impianto è folta. Dopo aver comprato il biglietto facciamo il nostro ingresso: all’entrata è presente una sorta di chiosco adibito alla vendita di materiale della tifoseria, gestito dalle ragazze della società (e quindi ovviamente appartenenti al gruppo). In aggiunta al merchandising vi è un baracchino che fa da bar, naturalmente ben frequentato, in cui poter comprare soprattutto birre e una bevanda caratteristica chiamata bicicletta (Campari, vino bianco e acqua frizzante).

Senza grosse sorprese in merito, il tasso di presenze odierne è altissimo: la tribuna è infatti riempita dal pubblico di fede grigionera e di curiosi, più tante altre persone assiepate intorno alla recinzione del campo da gioco. Anche la partecipazione canora è oltremodo elevata: con largo anticipo rispetto all’inizio della partita infatti, la tifoseria dedica cori in particolare maniera ai propri diffidati. Lo spettacolo della Curva comincia con la coreografia, caratterizzata da un telo grigio con scritto ULTRAS LEBOWSKI, innalzato dalla copertura dello stadio attraverso un sistema di corde e carrucole. Nel corso del match vengono variati pochi cori, intonati magistralmente e ben tenuti. Massiccio l’utilizzo di torce e fumogeni, accompagnati da due grandi bandiere più altre di dimensioni minori, volte a colorare il settore. Andamento del tifo decisamente influenzato dalla ritmica gestita dalla tamburista dei grigioneri, suonata davvero in maniera impeccabile.

Questa descrizione magari farà quasi sorridere il gruppo storico della tifoseria, ma noi forestieri che sì, conosciamo la realtà del Lebowski, ma di cui siamo altrettanto poco partecipi alla sua vita societaria attiva, rimaniamo davvero affascinati dall’ambiente di questa sera. Degni di menzione anche i numerosi cori goliardici scanditi dagli ultras grigioneri.

In campo, nel frattempo, il Lebowski passa in vantaggio grazie a un generoso rigore, assegnato a fine primo tempo. In attesa dell’inizio del secondo tempo però la tifoseria continua a cantare, mantenendo il supporto anche per tutto il quarto d’ora in cui canonicamente le ostilità sono sospese. Dopo il raddoppio della squadra di casa arriva anche il gol dell’Affrico, il quale riesce anche a pareggiare: in questa occasione è da segnalare purtroppo il grave infortunio occorso nei confronti del portiere grigionero. Per questo motivo la gara viene interrotta per circa dieci minuti, con il povero ragazzo costretto ad essere portato via in ambulanza.

Il Lebowski successivamente, approfittando del vantaggio numerico derivato da un’espulsione di un calciatore ospite, riesce a tornare in vantaggio: qui si assiste a un discreto boato e alla confusione generale, naturalmente dettata dall’entusiasmo del 3 a 2. In ultimissima fase di partita però la capolista pareggia nuovamente i conti, chiudendo il risultato sul 3-3.

Nel corso del finale di gare si assiste a un controverso (e già ampiamente discusso sui social e dalla stessa pagina del Centro Storico Lebowski) episodio: a parte assistere a una serie di gesti provocatori e all’inizio della rissa, riusciamo a capire ben poco dell’accaduto onestamente. Per questo motivo l’impianto si svuota rapidamente, spostando gran parte dei presenti all’esterno dello stadio, ma ripeto, sono state fasi così concitate che nel mentre non abbiamo riuscivamo davvero a capire la natura degli avvenimenti o i motivi delle controversie. Successivamente comunque, parte della tifoseria rientra nel settore, dedicando cori ai grigioneri venuti a mancare nel corso degli anni e in favore dei diffidati. Inoltre, a corollario di questa gara, sono stati gli stessi giocatori a dedicare uno striscione nei confronti della propria celebre tifoseria. Nel complesso ovviamente è stata una fantastica esperienza (non che il popolo grigionero avesse bisogno di ricevere la nostra conferma), macchiata purtroppo da ciò che è accaduto nella parte finale della gara.