Venti minuti prima dell’inizio della partita viene premiato Luca Ghelli che festeggia le 800 presenze come fisioterapista del Bologna FC. Tanti applausi per lui dai presenti allo stadio mentre la Curva, per ringraziarlo della sua fedeltà, espone addirittura un paio di striscioni.

Mentre entrano i giocatori, fra decine di bandiere di tutti i gruppi che sventolano, alcuni fumogeni accesi e due aste, dalla “Beata Gioventù” viene ricordato il papa di un noto fotografo ultras, ben conosciuto nell’ambiente: “Nel nostro cuore. Ciao Sergio”.

Verso la fine della partita, sempre dalla balaustra centrale, si alza uno striscione a sostegno della sorella di Stefano Cucchi, da sempre impegnata nella battaglia volta a chiedere giustizia per la morte di suo fratello, morto in un carcere senza che mai sia stata fatta vera chiarezza sull’accaduto. Per il resto, il tifo vocale bolognese è quest’oggi piuttosto altalenante.

Da Verona si presentano invece in circa 100/120 con diverse pezze, “North Side” e “Gate 7” su tutte. Il gruppo che canta e partecipa attivamente al tifo, si limita a circa 30-35 persone. Mani alzate e tanti battimani ma sentirli è praticamente impossibile, visto anche il numero esiguo che li vede spesso sovrastati dalla curva Bolognese. Un paio di loro si faranno notare per essere rimasti a torso nudo per quasi tutta la partita, nonostante la temperatura fosse tutt’altro che primaverile.

Fabio Bisio.