Una curva Montagnani piena come se stesse giocando il Modena, centinaia di persone vestite di gialloblu che alzano cori e fumogeni. Questa mattina allo stadio Braglia i tifosi canarini non stavano seguendo una partita dei loro beniamini, ma si sono ritrovati per dare l’ultimo saluto a Fabrizio Cesaro, storico tifoso gialloblu scomparso lo scorso agosto dopo aver lottato tra la vita e la morte a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto lo scorso 4 agosto.

Alle camere ardenti, che per l’occasione sono state istitutite nel luogo per eccellenza della tifoseria modenese, sono accorsi tantissimi amici di Fabrizio e già a inizio mattinata viale Monte Kosica si era tinto di giallo e di blu. Il feretro, entrato in curva Montagnani assieme alla famiglia tra gli applausi di tutti i presenti, è stato posto proprio dinanzi al terreno di gioco e da quel momento l’intera curva ha alzato cori per salutare Fabrizio Cesaro alla maniera degli ultras, ricordando che lui avrà sempre il suo posto in curva Montagnani, dove per anni ha seguito dal vivo le gesta della sua squadra del cuore.

Alla cerimonia hanno preso parte anche gruppi di tifosi di altre squadre tra cui quelli di Atalanta, Bologna, Brescia, Carpi, Crotone e Reggiana, che hanno anche deposto sul feretro le loro sciarpe, testimoniando come davanti a una tragedia le rivalità sportive cessano di esistere. Anche il Modena ha voluto partecipare e tra i gradini della Montagnani erano presenti il ds Massimo Taibi, il team manager Andrea Russo, l’addetto stampa Antonio Vistocco, il responsabile del settore giovanile Mauro Melotti, l’allenatore della Primavera gialloblu Simone Pavan e una delegazione di calciatori canarini composta da Granoche, Gozzi, Cionek, Manfredini, Marzorati, Mazzarani, Luppi, Zucchini, Aldrovandi. Terminata la cerimonia il corteo è uscito dal Braglia, ancora una volta tra gli applausi e i cori di chi ha voluto ricordare Fabrizio Cesaro in quel luogo che per lui è sempre stata come una seconda casa.