Come sempre è stato e sarà, anche in occasione dell’avvento della nazionale, abbiamo presidiato i nostri luoghi di ritrovo.
Premesso ciò, ieri sera siamo stati tutti testimoni del “disastro” della gestione dell’ordine pubblico, che invece doveva essere di prim’ordine considerati i circa 350 agenti dispiegati.
A pochi minuti dall’inizio della gara notiamo un gruppo di Ungheresi con tanto di passamontagna e fare a dir poco “bellicoso” sfilare davanti alla Bombonera, scortati proprio da chi avrebbe dovuto evitare per logiche conseguenze quel tragitto.
Al termine della sfida, considerati i fatti antecedenti l’inizio del match, decidiamo di compattarci sempre all’esterno del bar, dove poco dopo accade l’impensabile.
I vari reparti mobili accorsi da mezza Italia per ingrossare le fila della nostra questura decidono di caricare, senza fare distinzione tra ultras, tifosi, anziani e persino bambini.
Succede il finimondo con manganellate e tavoli lanciati da parte degli stessi celerini nei nostri confronti, a quel punto schierati unicamente come protezione della Bombonera.
Non solo sono stati lasciati transitare liberamente gli avversari sia prima che dopo la partita ma, cosa ben più grave, è stata la violenza cieca da parte dei tutori dell’ordine, sicuramente non nuovi a certi comportamenti.
Pagheremo come sempre fatto per le nostre azioni, anche se non capiamo quale sia la nostra colpa se non quella di essere rimasti sempre e solo davanti il nostro bar. Speriamo però che a pagare siano soprattutto i responsabili di quello che è stato un attacco infame e immotivato, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.