Esordio non proprio dei più felici in Serie D per il Ravenna. Il giudice sportivo commina l’oblligo di disputare la gara di oggi con la curva chiusa, per via di non meglio precisate “espressioni di discriminazione” nei confronti della squadra avversaria. La domanda più banale che verrebbe da porsi, visto che queste “espressioni” si riferiscono ad una gara in trasferta, sulla base di cosa si è stabilito che ad usarle siano stati tifosi della Curva? Se invece l’avessero pronunciate persone abbonate nei distinti? E in ogni caso, la mania di colpire cento per educarne alla fine uno (o nessuno, visto che certe sanzioni indispettiscono e aizzano a ulteriori provocazioni) a cosa serve?
MF

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Sammaurese-Ravenna, Eccellenza Emilia Romagna 2014/15Curva Mero chiusa per una giornata. La sorpresa è arrivata quest’oggi alla lettura del comunicato ufficiale del Giudice Sportivo della Lega Nazionale Dilettanti che ha sanzionato il Ravenna con l’obbligo di disputare la prossima gara casalinga, quindi quella di mercoledì 16 settembre, con il settore riservato alla tifoseria locale privo di spettatori. Secondo quanto riportato nel referto dell’assistente dell’arbitro, la sanzione è determinata in virtù del fatto che sostenitori del Ravenna FC “in campo avverso – come si legge nel comunicato – hanno rivolto, durante lo svolgimento della gara, ai giocatori della squadra avversaria ripetute frasi recanti espressioni di discriminazione”.

Il Ravenna FC prende atto della sentenza del Giudice Sportivo e si rammarica di non poter disporre del sostegno dei suoi tifosi nel settore “pulsante” dello stadio.