LETTERA APERTA DALLA “CURVA NORD BERGAMO”

Al Sindaco di Bergamo
Alle Istituzioni bergamasche
Ai dirigenti di Ferrovie dello Stato
A chi ha gestito l’ordine pubblico a Roma
Alla società “Atalanta”

Da diverse settimane tutti sapevate dell’arrivo di circa 700 tifosi Atalantini con il treno di linea visto che, al contrario delle parole spese dal Ministro degli Interni, i treni speciali sono totalmente irrealizzabili. Questa era la trasferta più semplice da organizzare per noi, sarebbe bastato un treno charter con 1.000 posti per avere la parte più calda del tifo organizzato unita e non disgregata su treni, auto, van e pullman. Invece non è andata cosi, per noi non è stato un problema, su quei vecchi treni dove moltissimi di noi hanno viaggiato in piedi nonostante i 100€ spesi e pagati da tutti i partecipanti, sapevamo bene a cosa andavamo incontro.

Ciò su cui vogliamo porre l’attenzione è il fatto di essere stati trattati peggio delle bestie la notte dopo la partita. Noi eravamo coscienti di passare la notte a Roma e tutti ne erano al corrente, ma non in questo modo. Presi dallo stadio e portati nel parcheggio della stazione “Aurelia”, una stazione per modo di dire visto che ha solo due binari e nessuna area al coperto. Con le persone che a livello Istituzionale si sono poste con noi prima di questa trasferta ci era stato garantito che la notte l’avremmo passata “in stazione” e non in un parcheggio della stazione. In più c’erano solo due bagni chimici per tutti. Siamo stati portati in questa area dove c’era un bus che faceva da navetta verso un Mcdrive, chiuso all’interno, un pullman per 700 persone.

Dall’ 1.00 di notte fino alle 6.40 del mattino siamo rimasti li, in un parcheggio sulle panchine o in terra, con un freddo tremendo, nella notte infatti c’erano quasi 5 gradi. I dirigenti della polizia fingevano di interessarsi e si dimostravano dispiaciuti finché, quando abbiamo iniziato ad incazzarci, hanno tolto la loro falsa maschera e prima ci hanno vietato di prendere il treno delle 5.18, sopprimendo la fermata che avrebbe fatto ad “Aurelia” e poi hanno chiamato 5 squadre in più di agenti in tenuta antisommossa. Alla fine, dopo aver pagato tutti un regolare biglietto siamo riusciti a prendere il treno delle 6.37 (ovviamente anche questo in ritardo) e ripartire per Pisa.

Se qualcuno pensava di piegarci, si è sbagliato di grosso!!!

“CURVA NORD BERGAMO”