In seguito a quanto riportato nell’articolo uscito sul Messaggero Veneto del 12/02/2017 riguardante i fatti accaduti allo stadio Franchi di Firenze sabato 11/02/2017, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni: lo striscione è stato fatto su un semplicissimo rotolo di carta (tovaglia) che riportava il fatto accaduto quel tragico mercoledì 8 febbraio 1984. Una volta esposto è stato arrotolato formando una palla poco più grande di un pallone da calcio ed ingenuamente bruciato. Il piccolo focolaio formatosi si è estinto quasi subito (tant’è che non è assolutamente stato necessario l’intervento dei VV.FF.) e non ha arrecato alcun danno a cose e soprattutto persone poiché si è sviluppato in una zona circoscritta e praticamente priva di tifosi. Ci chiediamo se il fatto del “pericoloso incendio” giustifichi i pesanti provvedimenti che potrebbero colpire i due tifosi oppure la reale causa sia l’esposizione di uno striscione scomodo ma non offensivo né diffamante. Non c’è mai stata l’intenzione di mettere a repentaglio la sicurezza di nessuno (tant’è che la maggior parte dei presenti nel settore ospiti non si è nemmeno accorta dell’accaduto) ma la semplice volontà di ricordare la tragica morte di un ragazzo che potrebbe essere stato uno qualunque di noi.

Curva Nord Udinese.