Questo nuovo stemma proviene dall’amore viscerale del tifoso verso la città sottolineando l’aspetto campanilistico che ci contraddistingue.
Tifare Viterbese non è mai stato facile e mai lo sarà, ma sicuramente quello che facciamo viene sempre dal cuore e questo stemma ne è la prova, una prova che rimarrà impressa nella storia del calcio a Viterbo.
Una matita e un foglio bianco in un freddo pomeriggio di novembre, diedero vita ad un piccolo bozzetto in bianco e nero, il quale poi visto e rivisto dai ragazzi più attivi in curva, è stato perfezionato fino all’attuale definitivo, mettendo così un po’ di ognuno di noi all’interno di questo stemma scelto dalla società da mettere sulle maglie da gioco.
Il leone orgoglioso portante la bandiera, simbolo che deve essere assolutamente presente, spicca sul logo, contornato dai gigli ricavati dallo stemma della città di Grotte di Castro che indicano il momento di maggiore splendore della città dopo un periodo buio, il quale viene invece rappresentato dalla grotta buia contente una stella. Questo va a far capire il legame tra Viterbo città e la sua provincia, una provincia che sempre più si attacca ai colori gialloblù, colori presenti sullo sfondo del leone e sullo sfondo che ritrare il palazzo papale, uno dei monumenti più caratteristici della nostra amata città.
Infine, a caratteri cubitali spicca la scritta ‘Favl’, acronimo formato dalle iniziali di quattro cittadine (Fanum, Arbanum, Vetulonia, Longula), identificate così nel 400 da Frate Annio, il quale supponeva ci fosse in loco una tetrapoli etrusca
Amore, storia e tradizione calcistica, sono i tre elementi fondamentali che ci hanno portato all’inizio di questo nuovo percorso che molti scettici pensavano fosse irrealizzabile e che invece oggi è realtà. Un risultato ottenuto con determinazione e costante impegno e che grazie alla proprietà che ha mantenuto fede a quanto promesso un anno orsono, segna un nuovo punto di partenza dopo ben 110 anni di storia.
Ora tutti uniti verso la vittoria!’