“STADI CHIUSI, BUSINESS E REPRESSIONE: NOI ULTRAS UNICI CAPRI ESPIATORI DI UN MODELLO IN NETTA REGRESSIONE.”
Oggi alle ore 18:00, dovevamo essere presenti a sostenere i nostri colori al “Meazza” di Milano. Invece, alle ore 18:00 siamo quì, nei pressi del nostro “Vigorito” ad appendere uno striscione, con il quale esprimiamo tutto il nostro sdegno, con chi ha preso la decisione di far giocare la gara di oggi a porte chiuse, privandoci di essere presenti, come sempre a difendere la nostra citta’. Non vogliamo entrare in merito ai fatti riguardanti gli incidenti che si sono verificati tra ultras Interisti e Napoletani. Non vogliamo difendere ne colpevolizzare nessuno, anche se a seguito di questi incidenti, ha perso la vita un ragazzo di 35 anni, ultras come noi, ma che prima di essere ultras, era un giovane padre di famiglia. Ci stringiamo al dolore della famiglia del ragazzo, ma allo stesso tempo, prendiamo fortemente le distanze da chi, per l’ennesima volta, ha discriminato, con questa decisione, un intero movimento. E’ proprio il caso di dire, per colpa di qualcuno pagano tutti. Abbiamo combattuto le nostre battaglie “contro il calcio moderno”, con tutti i mezzi che potevano competerci, dagli striscioni esposti in Curva Sud e in citta’, o a quelle ancora piu’ clamorose di lasciare la curva vuota, e tante altre ancora. Non abbiamo lasciato nulla di intentato e per la nostra linea di condotta abbiamo pagato anche con arresti e diffide, che non rinneghiamo e non rinnegheremo mai. Siamo sempre in prima linea quando si tratta di aiutare chi e’ in difficolta’. Gli impegni solidali sono ormai un nostro cavallo di battaglia. Ma e’ anche arrivato il momento di dire basta. Di combattere con tutte le nostre forze chi vuol far diventare una partita di calcio, un avvenimento da guardare seduto comodamente su un divano, mettendo da parte un movimento composto da gente che vive ogni giorno portando avanti un ideale, e che crede fortemente in quella che e’ diventata la sua unica ragione di vita. Oggi e’ andata così, domani chissa’. Noi non resteremo inermi ad aspettare la nostra fine. Il dovere di un ultras e’ combattere e non mollare!

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