Attraverso questo comunicato richiediamo l’attenzione del popolo Sannita su due tematiche che ci stanno particolarmente a cuore.
Il primo punto riguarda la reazione circa i contenuti del post pubblicato sul nostro profilo ufficiale il 2 ottobre.
Sembra doverosa una precisazione.
La Curva Sud ed il suo tifo organizzato devono viaggiare all’unisono.
La nostra provocazione, forte e precisa nei suoi punti, era principalmente riferita ad un ristretto numero di persone.
Molte di esse, ormai figlie di un tifo d’altri tempi, spesso e volentieri si servono del nostro “marchio” per commentare sui social post e pagine di altre tifoserie.
In curva pretendono di aver un posto riservato, con tanto di pop-corn e radiolina, per seguire un po’ di tutto quello che accade senza dover mai mettersi in discussione.
Una scelta aberrante.
Eppure va rispettata.
Spesso non riusciamo a comprendere il perché debbano restare ancorati ad antiche postazioni senza occuparle per i “modi” in cui la curva va concepita.
Ci chiedono di spostare le bandiere, di ammainarle o gettarle addirittura nell’oblio.
Eppure rappresentano i colori della loro fede.
Un perentorio disinteresse verso la città e la sua tifoseria, un’arroganza carica di nullità.
Sarebbe opportuno lasciare il centro della curva a chi desidera custodirlo come da tradizione.
Da parte nostra è d’obbligo un’autocritica: quella di non poter credere che il tifoso normale possa condividere gli ideali ultras che ci contraddistinguono.
Il punto d’incontro è nel rispetto reciproco.
Mai abbiamo limitato, soprattutto nei periodi migliori, cori che partivano dalle diverse angolazioni della Curva.
Spesso si tendeva ad incitare il singolo anziché la squadra.
Eppure abbiamo rispettato l’esigenza dei tifosi, quella passione che nasce dall’amore verso la maglia che ci distingue dal resto delle altre tifoserie.
Lo stesso rispetto che meriterebbero i nostri sacrifici ed il nostro ideale, di chi continua a viaggiare per portare il vessillo in ogni dove.
Una Curva non sarà mai composta da soli Ultras, eppure siamo noi che riusciamo a colorarla e a renderla carica d’appartenenza.
Un orgoglio che abbiamo letto nei vostri occhi in tante occasioni: coreografie, iniziative solidali, raccolta fondi, cori e battimani.
Il secondo punto riguarda il concetto di mentalità ultras che si basa su valori quali la lealtà, fedeltà, ed il disinteresse economico.
La recente costituzione della nostra sede in Via M. D’Azeglio,40 è il risultato di sacrifici e passione.
Non è chiaramente un locale commerciale o un punto di ritrovo per amici: rappresenta il punto d’incontro di un gruppo solido e radicato sul territorio da decenni.
Siamo quelli di sempre, il nostro nome è inciso sui gradoni di ogni stadio in cui la Strega ha giocato.
Il materiale autoprodotto serve a finanziare tutte le iniziative che il gruppo porta avanti: progetti solidali, coreografie, raccolte fondi, murales, opere di bonifica.
La monetizzazione dei ricavi la lasciamo a chi ha interessi economici.
Siamo ultras, dedichiamo tempo e sacrifici ripagati solo dalla fede, per riuscire a portare avanti ogni nostro progetto.
Le imitazioni ci perseguitano da anni.
Ė un magma incandescente, questo mondo che risponde solo ai nostri codici che si basano sull’onore, il rispetto e la fratellanza.
Lo stile resta quello di sempre, a voi la scelta!
Avanti Ultras!